Perplexity integra DeepSeek: come usare l'AI cinese

Perplexity integra DeepSeek: come usare l'AI cinese

Perplexity permette di usare DeepSeek per le ricerche: ecco come attivare il modello R1 per avere risposte complete e non censurate.
Perplexity integra DeepSeek: come usare l'AI cinese
Perplexity permette di usare DeepSeek per le ricerche: ecco come attivare il modello R1 per avere risposte complete e non censurate.

DeepSeek, il chatbot cinese che con i suoi modelli di linguaggio R1 e V3 sta facendo tremare il dominio di ChatGPT, continua la sua inarrestabile ascesa. Dopo aver attirato l’attenzione (e le preoccupazioni) di big come Microsoft, OpenAI e Meta, ora DeepSeek si è guadagnato un posto d’onore su Perplexity, il motore di ricerca AI.

DeepSeek sbarca su Perplexity

Perplexity ha annunciato su X che gli utenti potranno utilizzare il modello R1 di DeepSeek per le loro ricerche. La notizia ha scatenato reazioni contrastanti: c’è chi esulta per la novità, ma anche chi teme che i propri dati finiscano nelle mani del governo cinese. Il CEO di Perplexity, Aravind Srinivas, è però intervenuto su LinkedIn per rassicurare tutti: Perplexity usa solo il modello open source di DeepSeek, nessuna informazione verrà trasmessa in Cina.

Per sfruttare la potenza di R1 su Perplexity, bisogna attivare l’opzione Pro Search. Questa funzione premium permette di caricare file illimitati, generare immagini e scegliere tra diversi modelli di linguaggio, tra cui OpenAI o1, Claude 3.5 e, appunto, DeepSeek R1. Gli utenti gratuiti hanno diritto a tre ricerche al giorno con Pro Search, mentre per usarla senza limiti serve l’abbonamento Professional da 20 dollari al mese.

Per testare la libertà di R1 su Perplexity, abbiamo posto al modello una domanda scomoda: “Le risposte di DeepSeek sono censurate dal governo cinese?”. Nessuna reticenza: R1 ha ammesso candidamente che sì, DeepSeek subisce la censura di Pechino, elencando anche i temi tabù. Inoltre svela anche alcuni dei meccanismi di elusione per aggirare la censura.

DeepSeek sfida ChatGPT, Perplexity ne approfitta

Insomma, mentre DeepSeek mette in discussione lo strapotere di ChatGPT grazie ai suoi modelli linguistici economici ma performanti, Perplexity ha fiutato l’affare e si è accaparrata R1 in versione integrale, senza le censure imposte dal Dragone. Una mossa astuta per attirare nuovi utenti, sempre più esigenti nella scelta del loro motore di ricerca AI. Certo, bisognerà capire come Perplexity riuscirà a rassicurare i più diffidenti sulla protezione dei dati.

Intanto, in Italia l’app di DeepSeek non è più disponibile e il Garante della privacy ha chiesto delucidazioni sulla raccolta dei dati. Ora l’azienda cinese ha 20 giorni per rispondere.

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Pubblicato il
29 gen 2025
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