La startup di ricerca AI Perplexity ha introdotto una nuova funzionalità che promette di rivoluzionare l’esperienza di ricerca. Ora, per le query come il meteo, l’ora di un luogo, la conversione di valuta e le operazioni matematiche semplici, Perplexity mostrerà i risultati direttamente attraverso schede visive, senza la necessità di reindirizzare gli utenti verso altri motori di ricerca.
Come ha dichiarato l’amministratore delegato Aravind Srinivas su X, l’intento è di evitare che gli utenti di Perplexity debbano rivolgersi ad altri motori di ricerca come Google per ottenere risposte a query di base. Sebbene Perplexity fosse già in grado di reperire questi dati dal web e di visualizzare i risultati in modo descrittivo, l’azienda sta ora aggiungendo un tocco visivo per rendere questi risultati più chiari e immediati.
There’s some cool gradient and parallax effects here by our design and mobile teams. https://t.co/MIIrjW8Dz6 pic.twitter.com/n4O36SRA0P
— Aravind Srinivas (@AravSrinivas) June 14, 2024
Una nuova era per i risultati di ricerca
Mentre Google nei suoi risultati di ricerca mostra spesso contenuti provenienti da altre fonti (come tabelle sportive o info sui film), Perplexity sta iniziando a fornire risultati diretti, senza link esterni, per alcune query. Ad esempio, per le ricerche sul meteo o la conversione di valute, Perplexity ora visualizza subito il risultato nella pagina, senza rimandare l’utente ad altri siti.
Per migliorare sempre di più i propri risultati, Perplexity sta collaborando con altre aziende di intelligenza artificiale come Tako, specializzata nel mostrare le informazioni in modo chiaro. L’obiettivo è integrare nuovi contenuti diretti come i prezzi delle azioni, senza dover passare per motori esterni.
Le sfide sulla gestione dei contenuti
All’inizio di questo mese Perplexity è stata criticata da alcuni media, in particolare da Forbes. L’editore, infatti, ha notato che nei risultati di ricerca veniva mostrato un articolo originale di Forbes a pagamento, senza un’adeguata citazione della fonte e con un testo molto simile a quello generato dall’intelligenza artificiale di Perplexity.
Secondo Forbes e altri critici, motori di ricerca AI come Perplexity, se generano o ricreano contenuti dei media senza citare adeguatamente la fonte originale, possono danneggiare le testate giornalistiche privandole di visibilità e traffico verso i loro siti.
Per risolvere questo problema, il direttore commerciale di Perplexity ha dichiarato che stanno esplorando accordi per condividere i ricavi con gli editori, in modo da garantire loro entrate continue grazie ai contenuti originali.