Dopo aver assistito Ingenuity, facendo da ponte radio per la trasmissione delle immagini verso la Terra, Perseverance riprenderà ora la sua missione principale, ovvero eseguire esperimenti di astrobiologia, sfruttando i vari strumenti di bordo. Nel corso dei prossimi giorni, il rover esplorerà la superficie del cratere Jezero alla ricerca di tracce di vita del passato.
Perseverance inizia gli studi di astrobiologia
Su Perseverance sono installate diverse fotocamere. La SuperCam è stata già utilizzata per analizzare alcuni campioni di roccia, insieme al laser e allo spettrometro. Le immagini scattate durante i cinque voli di Ingenuity (e i video registrati) provengono dalle due Mastcam-Z (anche la foto della collina Santa Cruz in evidenza è stata scattata da questa dual camera).
SuperCam e Mastcam-Z sono montate sulla “testa” del rover. WATSON (Wide Angle Topographic Sensor for Operations and eNgineering) è invece montata all’estremità del braccio robotico e permette di scattare foto ravvicinate (zoom) delle rocce e della superficie di Marte, come questa:
Le fotocamere verranno utilizzate per rispondere ad un prima domanda: le rocce presenti nel cratere Jezero sono sedimentarie o ignee? Le rocce sedimentarie si formano in presenza di acqua da frammenti di roccia e minerali come sabbia, limo e argilla, quindi sono più adatte a preservare le firme biologiche o segni di vita passata.
Perseverance non ha un martello da geologo per rompere le rocce, ma può utilizzare due strumenti montati alla fine del braccio robotico per scoprire la struttura interna e la composizione: PIXL (Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry) e SHERLOC (Scanning for Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics & Chemicals). Alcuni campioni di roccia verranno prelevati con il trapano del rover, inseriti in tubi speciali e posizionati sulla superficie marziana. Con la missione Mars Sample Return verranno portati sulla Terra entro il 2031.