Perseverance ha iniziato la sua attività scientifica il 1 luglio. L’obiettivo è esplorare circa 4 Kmq del cratere Jezero, all’interno del quale è atterrato il 18 febbraio, per cercare tracce di vita del passato. La NASA ha comunicato che il rover è quasi pronto a raccogliere il primo campione di roccia che verrà riportato sulla Terra con una futura missione.
Perseverance diventa geologo
Il team che controlla il rover ha individuato un’area del cratere, denominata Cratered Floor Fractured Rough, in cui Perseverance inizierà il lavoro di geologo. L’esame della superficie e la raccolta del primo campione di roccia verranno effettuati con la strumentazione posizionata all’estremità del braccio robotico lungo 2 metri, ovvero SHERLOC, PIXL e WATSON.
Dopo aver esaminato le immagini, il team scientifico sceglierà il punto esatto del prelievo. Verrà quindi raschiata la parte superficiale della roccia e rimossa la polvere con il Gas Dust Removal Tool. Entreranno quindi in funzione i tre suddetti strumenti. SHERLOC (Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescence for Organics & Chemicals) userà un laser ad ultravioletti per determinare la mineralogia della roccia e individuare eventuali composti organici.
PIXL (Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry) userà lo spettrometro a raggi X per determinare gli elementi chimici, mentre WATSON (Wide Angle Topographic Sensor for Operations and eNgineering) scatterà immagini ravvicinate che permetteranno di determinare la granulometria. All’operazione parteciperanno anche SuperCam (colpirà la superficie con un laser) e Mastcam-Z (scatterà immagini in alta risoluzione).
Per il giorno successivo è prevista la raccolta del campione (carotaggio) che verrà conservato in un tubo di titanio. Il campione di roccia verrà sigillato ermeticamente e conservato all’interno del rover. I campioni verranno recuperati e inviati sulla Terra con la missione Mars Sample Return prevista per il 2028.