Dopo un viaggio durato quasi sette mesi, Perseverance è arrivato ieri sera su Marte. Il rover ha quindi superato i “sette minuti di terrore”, toccando il suolo del Pianeta Rosso alle 21:55 (ora italiana), per l’esattezza nel cratere Jezero, dove in un remoto passato c’era un lago. Le fotocamere a bordo del rover hanno scattato le prime immagini.
Perseverance alla ricerca della vita
Subito dopo l’arrivo su Marte sono iniziati i test per verificare la salute del rover e il funzionamento delle apparecchiature di bordo. Perseverance ha scattato due immagini del suolo marziano con due Hazard Avoidance Cameras (in totale sono sei). La foto all’inizio dell’articolo è stata scattata con la fotocamera frontale sinistra A. Questa invece è stata scattata con la fotocamera posteriore destra (nei prossimi giorni arriveranno immagini in alta risoluzione).
Le fotocamere installate sul rover sono 15. Oltre alle sei HazCams ci sono due Navigation Cameras (Navcams), CacheCam, due Mastcam-Z, SuperCam, PIXL, SHERLOC e WATSON. CacheCam è la fotocamera che verrà utilizzata durante la raccolta dei campioni di roccia. La SuperCam include fotocamera, laser e spettrometro che consentiranno di esaminare il suolo alla ricerca di composti organici, la cui presenza indica segni di vita del passato.
Le rocce raccolte dal “geologo robotico” verranno riportate sulla Terra con un futura missione in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (non prima del 2026). Nei prossimi mesi è previsto anche il sorvolo della superficie marziana con un piccolo elicottero (Ingenuity) che si trova sul rover.