Quest’anno tutti i siti che hanno fatto un pesce d’Aprile potrebbero pagare un prezzo: royalty a Groupon che ha fatto domanda di brevetto per gli scherzi. Un idea geniale per criticare il sistema brevettuale e al contempo inserirsi nella marea montante di sorprese, affermatasi come un’intramontabile tradizione della Rete.
In Italia uno dei primi scherzi è legato al mondo del calcio e al prossimo cambio al vertice nell’A.S. Roma: libero.it ha annunciato (con parziale successo viste le chiamate preoccupate arrivate alle radio locali) come nuova allenatore della squadra Luis van Gaal e come sua prima decisione di voler togliere la fascia di capitano a Simone Perrotta per affidarla al più internazionale John Arne Riise.
Rimanendo nel mondo IT, invece, magistrale lo scherzo di Movimento ScambioEtico che ha annunciato una sentenza della Corte Europea di Giustizia con cui veniva bandito il software libero, costretto da oggi in poi a circolare esclusivamente sotto copyright. Per l’occasione i produttori ed editori di software ed hardware si sarebbero riuniti nella federazione Software & Hardware Impairment Technologies (SHIT).
Molti sono poi quelli che come tutti gli anni si sbizzarriscono online in particolare nei paesi anglosassoni: fra le notizie più ardite l’acquisizione di eBay da parte di The Pirate Bay , mentre suona più come una tentativo malriuscito lo scherzo della compagnia aerea Ryanair che annuncia voli senza i bambini , che troppo spesso si rivelerebbero compagni di viaggio fin troppo fastidiosi. Di apprezzabile livello, invece, il video preparato per l’occasione da YouTube: una versione d’antan di cinque video virali come fossero risalenti al 1911.
Anche LinkedIn quest’anno ha voluto dire la sua, e l’ha fatto con la creazione di alcuni profili degni dell’umorismo di una facoltà di ingegneria, come quello di Werner Heisenberg, scienziato noto per il paradosso del gatto nella scatola .
Sul fronte Apple, invece, è stato annunciato “Vatican City Apple Store”, app store dedicato al Vaticano e sviluppato congiuntamente dallo Stato Pontificio e da Apple, ma che già dal nome, date le recenti battaglie legali su App Store, avrebbe dovuto far sospettare. A far brillare gli occhi, poi, è la presentazione di una versione Playmobil , il famoso gioco di mattoncini danese , di Apple Store.
Lo scherzo più ambizioso è certamente quello del Presidente di Intel Richard Branson, che ha annunciato di aver comprato Plutone e di volerlo utilizzare come avamposto e colonia “per gli imprenditori investiti dalla crisi economica”.
La vera regina degli scherzi è tuttavia Google: TechCrunch la mette al centro del suo pesce di aprile e riferisce che Google Places è stata classificata come spam dal team addetto al filtraggio di Moutain View, per poi essere rimossa dai siti indicizzati in Google Search stesso scatenando una guerra interna tra i suoi dirigenti.
Mountain View, poi, si era preparata al primo di aprile con un vero e proprio arsenale: oltre ad una serie di opzioni “vecchia scuola” per i suoi inserzionisti di Adwords (offerte colorite come legare il proprio nome a disclaimer parlanti stile “hai vinto”, offerte “colpisci-la-scimmia-per-saperne-di-più e invasioni di pop up), fine lo scherzo legato alla sua opzione di parole chiavi suggerite: oggi si può incappare nel digitare una ricerca su Google, in fondo alla lista di suggerimenti, nella scritta “We are hiring Autocompleters” con un link ad una ben strana offerta di lavoro. L’ambito posto nel Googleplex è offerto a chi fosse interessato al lavoro di “completatore manuale” delle parole chiave inserite dagli utenti. Nella descrizione una video-intervista di un correttore di bozze addetto al servizio “Did you mean?”, che facendo carriera ha raggiunto la posizione di autocompleter .
Esilarante, poi, il video con cui Google ha presentato Gmail Motion : il servizio che attraverso la webcam del PC intercetta le mosse con cui l’utente può interagire senza tastiera e mouse con Gmail. Da non dimenticare la mossa per risponde: pollice indietro, in stile Happy Days , o doppio pollice per la risposta a tutti.
Infine sempre Mountain View ha presentato un demenziale advertising per Chrome: si chiama Chromercise e si tratta di una serie di esercizi e bandane per dita per addestrare le proprie mani alla velocità del suo browser. Infine, Google ha annunciato che dal 4 aprile su tutti i suoi siti passerà alla font Comic Sans.
Claudio Tamburrino