Roma – “L’Informazione Geografica Pubblica costituisce il banco di prova per verificare in quale modo la società civile viene amministrata nell’età dell’informazione. I dati geografici liberi possono lanciare una nuova generazione di tecnologie basate sulla geolocalizzazione che presentano enormi potenzialità economiche e sociali. L’accesso aperto ai geodati è la via migliore per assicurare cooperazione tra le agenzie Europee che si occupano di dati ambientali, censimenti e altri importanti campi di indagine”.
Si presenta così la Petizione web che chiede al Parlamento Europeo di respingere l’attuale proposta INSPIRE circa l’Infrastruttura Europea sui Dati Spaziali.
“Qualora approvata – spiegano i promotori della Petizione – INSPIRE darà il via ad una gestione dei dati che prevede il pagamento per informazioni di cui i cittadini hanno già pagato la raccolta e la produzione, attraverso l’imposizione del copyright di stato sulle informazioni geografiche.
La direttiva INSPIRE rischia, in tal modo, di paralizzare per molti anni, in Europa, le potenzialità economiche e sociali delle tecnologie basate sulla localizzazione geografica e sulle mappe”.
La petizione è qui