Monaco – Infineon e PGP Corp. stanno lavorando ad una soluzione per la cifratura dei dati che si baserà su PGP e sarà capace di sfruttare il controverso Trusted Platform Module ( TPM ), un chip crittografico basato sulle specifiche del Trusted Computing Group ( TCG ) capace di identificare in modo univoco un PC e occuparsi di tutti i processi di generazione, gestione e archiviazione delle chiavi crittografiche.
Lo scopo della collaborazione fra le due aziende è quello di far leva sul know-how di Infineon nella produzione di chip TPM e sulla grande esperienza di PGP nel settore dei software per la protezione dei dati. In particolare, la soluzione a cui stanno lavorando le due partner poggerà su Whole Disk Encryption, la piattaforma di PGP per la cifratura in tempo reale dei dati memorizzati su un disco (sia esso magnetico o flash, fisso o rimovibile).
Infineon afferma che la piattaforma di PGP è complementare al proprio software Trusted Computing Management Server (TCMS), e che la combinazione di queste due soluzioni fornirà alle aziende una protezione ancor più completa e robusta.
Il supporto al TPM in Whole Disk Encryption, ha spiegato PGP, aggiungerà a questo software un secondo fattore di autenticazione, oltre alla tradizionale password. “Il vantaggio non sarà solo in termini di sicurezza, ma anche di gestione”, ha affermato PGP. “Le aziende saranno infatti in grado di utilizzare TCSM e Whole Disk Encryption per generare, gestire e fare una copia di sicurezza delle chiavi TPM in modo centralizzato”.
Infineon, che afferma di essere il maggior produttore al mondo di chip TPM, fornisce ai produttori di PC un software, chiamato Infineon Professional Package, che aggiunge ai principali sistemi operativi sul mercato il supporto al TPM: questo modulo si trova pre-installato su numerosi PC OEM aziendali.