Nei giorni scorsi la Connectivity Standard Alliance (ex Zigbee Alliance) ha annunciato lo standard Matter, con la volontà dichiarata di renderlo tanto noto e diffuso quanto è oggi WiFi. In cima all’elenco degli obiettivi, quello che mira a favorire l’interoperabilità tra i device che si posizionano entro i confini dei territori smart home e Internet of Things, a beneficio di tutti, produttori e utenti. Oggi l’iniziativa incassa un endorsement di alto profilo, quello di Signify.
Signify conferma il supporto a Matter per Philips Hue
È la società che controlla l’intero catalogo composto da lampadine e sistemi di illuminazione a marchio Philips Hue. Tutti i device appartenenti al brand risulteranno compatibili entro la fine dell’anno. Queste le parole di George Yianni, Head of Technology Philips Hue per Signify.
Con Philips Hue cerchiamo sempre di fornire agli utenti le più recenti e innovative esperienze connesse, coinvolgendo gli altri sistemi per la smart home. Partecipando in modo attivo ai test e alle demo per l’interoperabilità di Philips Hue con gli altri dispositivi della casa intelligente, attraverso Matter, siamo stati in grado di portare quanto offerto a un altro livello. Credo che questo singolo standard unificato per la connettività trasformerà le tecnologie per le smart home da emergenti a qualcosa adottato su larga scala.
I problemi legati a una interoperabilità limitata hanno fin qui costituito il principale tallone d’Achille delle innovazioni che hanno interessato gli ambiti smart home e Internet of Things. Ostacoli spesso posti dalla volontà dei produttori di racchiudere gli utenti all’interno di un proprio ecosistema, esercitando poi il controllo sui servizi e sulle funzionalità a loro disposizione, limitandone di conseguenza libertà di scelta e compatibilità con quanto proposto da altri brand.