Milano – Sei anni, cinque anni e quattro mesi, due anni e dieci mesi di carcere. Questa la nuova tornata di condanne per i colpevoli di associazione a delinquere finalizzata alla truffa informatica a mezzo phishing, indagati nell’ambito dell’operazione Phish & Chip coordinata dalla Guardia di Finanza e da una squadra di Polizia Giudiziaria.
I tre condannati operavano tra Italia e Romania ai vertici di un’organizzazione che, come ben sanno i lettori di Punto Informatico , si era specializzata in truffe online, in particolare ai danni degli utenti di Poste Italiane. Spacciandosi per rappresentanti dell’azienda, chiedevano via email di compilare dei form con generalità, utenze e password e prosciugavano i conti dei correntisti che abboccavano.
Le tre condanne assegnate dal giudice Piero Gamacchio seguono di pochi giorni il patteggiamento del cracker a capo della seconda organizzazione emersa nel corso dell’operazione Phish & Chip. Altri 22 imputati sono in attesa del processo: accusati di gestire i conti correnti di servizio sui quali fluiva il denaro raccolto dalle due gang, verranno giudicati a partire probabilmente da febbraio. ( G.B. )