No, niente da fare, niet, kaput: il sistema Phorm, la piattaforma di advertising che British Telecom si appresta a sperimentare e che ha già ricevuto la classificazione di adware da Trend Micro, proprio non piace alle organizzazioni che si battono per i diritti digitali.
BBC riporta la mobilitazione di Foundation for Information Policy Research (Fipr) secondo cui l’intromissione della pubblicità nella connessione degli utenti è assimilabile ad una forma di intercettazione.
A detta degli attivisti, dunque, si tratta di una tecnologia e di una piattaforma che violano le leggi sui poteri di indagine.
Inutile dire che per ora sia Phorm che British Telecom si sono limitate a ribadire che dal loro punto di vista gli spot, sparati solo sui PC degli utenti consenzienti, sono perfettamente legali.