Roma – A più di un anno di distanza dall’uscita della prima versione beta, è finalmente disponibile la release 5.0 finale del famoso linguaggio di scripting PHP , uno dei più gettonati per la creazione di pagine Web dinamiche.
Rispetto alla versione precedente, le novità introdotte da PHP 5 sono davvero molte, a partire dal nuovo motore Zend Engine II con un modello ad oggetti completamente riscritto: da sola, questa innovazione fa compiere al linguaggio un notevole passo avanti, soprattutto per quel che concerne lo sviluppo di applicazioni Web-based particolarmente complesse.
Finalmente i programmatori Web avranno a disposizione, come in tutti i linguaggi ad oggetti, le tre “p” – metodi pubblici, privati e protetti – insieme ad interfacce che facilitano la costruzione di framework complessi e facilmente gestibili.
Un’altra novità di rilievo è data dall’implementazione interna di SQLite, la libreria che permette di scrivere e gestire un database all’interno di un unico file, esattamente come fa Microsoft Access: in questo modo i fornitori di hosting potranno differenziare ulteriormente le proprie offerte dando anche ai piccoli siti la possibilità di creare pagine Web dinamiche, senza dover per forza utilizzare costosi (anche in termini di prestazioni) DBMS.
Terza e non ultima grande novità è data dalla riscrittura del codice per il supporto a XML, un formato ormai alla base di moltissime applicazioni Web-based. Grazie alla nuova sezione XML sarà ad esempio possibile mettere il contenuto di un file XML all’interno di un array associativo ed annidato con una sola istruzione: prima, per fare la stessa cosa, era necessario utilizzare non meno di 30 righe di codice.
Tra le altre novità, non meno importanti di quelle appena citate, troviamo la riscrittura dell’interfaccia verso lo stream (creare un demone che restituisce l’orario attuale richiede ora soltanto 10 righe di codice), una migliore integrazione con SOAP (un protocollo per l’interoperabilità con i Web service), la possibilità di interfacciarsi a MySQL v4.1 sfruttandone tutte le potenzialità e le Reflection API (da un metodo di una classe è possibile risalire ai metodi ed alle variabili di tutta classe, contenuto attuale compreso).
La migrazione da PHP 4 a PHP 5 non sarà immediata e richiederà, soprattutto da parte dei fornitori di hosting, alcuni mesi: la nuova versione del linguaggio è infatti parzialmente incompatibile con la precedente e costringerà gli sviluppatori a metter mano al loro vecchio codice. Inoltre c’è da considerare l’impossibilità di far convivere PHP 5 e PHP 4 sulla stessa macchina a meno di non utilizzarli come CGI.
Il codice sorgente e le versioni binarie per Windows di PHP 5 possono essere scaricate da questa pagina .