Il fascino del “vetusto” phreaking anni ’80-’90 si è conservato intatto fino ai nostri giorni, sebbene l’hacking dei sistemi telefonici sia stato ormai sostanzialmente soppiantato da altre forme di hacking che pure ha ispirato. Ed è quindi un’emozione per tanti riscoprire i suoni di allora, le registrazioni dei phreakers. “Gli hacker – dice chi si occupa oggi di storia del phreaking – rimpiazzavano i rumori originali dei sistemi telefonici con contenuti molto più interessanti, come numeri di carte di credito o di chiamata, numeri di BBS underground, suggerimenti per l’hacking e altre chicche”.
Jason Scott di Textfiles.com ha messo in rete (anche qui ) la Phreaky Boys Collection registrata da Dave che ne parla come di “registrazioni che ho fatto quando ero un adolescente combinaguai”.
I file, di cui parla lo stesso Dave su BoingBoing , sono tratti da cassette analogiche dove quei suoni hanno risieduto per lunghi anni e solo di recente sono stati digitalizzati. Ascoltarli è un piacere raro e prezioso.
Chi si domandasse dove sia oggi John T. Draper , ovvero “Captain Crunch”, tra i padri del phreaking, può cliccare qui .