“Powered by Android”: gli smartphone e tablet di nuova generazione equipaggiati con il sistema operativo di Google saranno tutti contraddistinti da questa dicitura durante l’avvio del sistema, in quelle schermate fin qui popolate di loghi aziendali dei produttori o al più di un robottino verde. A notare la novità sono stati i primi proprietari di un HTC One M8, appena arrivato sul mercato, ma da quanto si legge in giro si tratta di una condizione specifica che Google ha imposto a tutti i suoi partner .
Già alcune settimane fa si era discusso dei termini di concessione di una licenza GMS, ovvero l’accordo che lega Google ai produttori OEM di terminali con a bordo Android che intendono incorporare il Play Market (quindi il marketplace ufficiale per le app e i contenuti dell’ecosistema) oltre alle applicazioni standard di Mountain View come Chrome. In quella occasione si era parlato dei costi necessari a ottenere la certificazione del proprio prodotto, questa volta ad attirare l’attenzione è il logo che dovrà comparire in tutte le schermate di avvio dei telefoni e degli altri dispositivi prodotti da qui in avanti . Un modo come un altro per ricordare a tutti, produttori e consumatori, che dietro la loro esperienza mobile c’è Android. Ovvero Google.
Non si tratta di un evento privo di precedenti: ad esempio ci sono molti PC che recano impresso il marchio “Intel Inside” o riferimenti al sistema operativo installato sullo chassis. In quei casi, tuttavia, di solito è il produttore dell’hardware o del software a concedere una riduzione sul prezzo di acquisto dei componenti (tramite sconto o tramite rimborso) per far applicare il suo marchio sulla confezione. Nel caso in discussione, invece, la giustapposizione della nuova scritta pare sia obbligatoria e funzionale all’ottenimento della licenza GMS (e dunque di tutto quanto ad essa connesso). Se così fosse anche l’imminente Samsung Galaxy S5 dovrebbe sfoggiare la stessa dicitura durante l’avvio, e così tutto quanto sarà prodotto d’ora in avanti.
Per ora la questione risulta circoscritta al solo HTC One M8, che in questi giorni sta arrivando nelle mani di acquirenti e recensori. Come per le precedenti generazioni, qualcosa di insolito è stato notato da questi ultimi mettendo alla prova il telefono con i soliti benchmark, allo scopo di verificare il guadagno prestazionale della nuova generazione di CPU e GPU incorporate nel nuovissimo smartphone. HTC pare abbia ceduto, ancora , alla tentazione di adottare una modalità operativa specifica per l’esecuzione dei benchmark , tale per la quale le prestazioni del telefono risultano decisamente superiori alle condizioni reali: HTC non ha negato questa possibilità, anzi, ha rilanciato sostenendo si tratti di una funzionalità volta a mostrare tutte le capacità del suo nuovo M8. Chiunque, d’ora in avanti, potrà tenerla attivata sempre spuntando l’apposita casella nel menù sviluppatori: ovviamente si tratta di scegliere tra le prestazioni assolute e una più equilibrata ottimizzazione della piattaforma, per garantire autonomia ed efficienza, ma starà all’utente finale decidere quale portata servirsi dal menu.
Luca Annunziata