Si può davvero dire che l’Apple iPad va via come il pane: in un anno, ne sono stati venduti più di 15 milioni di esemplari. E il successo attira ovviamente i concorrenti: sono sempre di più i produttori che presentano nuovi tablet PC. Ma sono davvero in grado di competere con l’indiscusso leader di mercato? Abbiamo provato dodici modelli, alcuni già presenti sul mercato italiano altri no, con prezzi a partire da meno di 200 euro: tra gli altri iPad di prima generazione con il nuovo sistema operativo iOS 4.2.1 e il Samsung Galaxy Tab, senza tralasciare le ultime novità come Motorola Xoom e Apple iPad 2.
Toshiba Folio con schermo da 10″ e Samsung Galaxy Tab da 7″
Un tablet PC è un computer sottile, portatile e senza tastiera che viene usato mediante un touchscreen. È l’ideale per navigare in Internet o guardare le foto. Le funzioni sono ampliabili con numerosi programmi (app), talvolta gratuiti ma comunque disponibili a prezzi abbastanza contenuti, e resi disponibili in appositi “negozi” online. In generale questi dispositivi non si prestano a compiti pesanti o per lunghe sessioni di digitazione di testi a causa della presenza di una tastiera a video, certamente poco comoda per chi scrive molto, e di un hardware molto limitato se paragonato a quello di un tradizionale computer.
Un aspetto molto importante da considerare nell’utilizzo, e dunque nell’acquisto di un tablet, è quello legato al sistema operativo. iPad (sia quello di prima generazione che quello di seconda generazione) opera con Apple iOS, la maggior parte degli altri tablet computer con Google Android. Esistono anche modelli con Windows 7. Più avanti discuteremo delle principali differenze, dei vantaggi e degli svantaggi ma è bene sapere sin d’ora che ci sono sistemi operativi progettati per essere usati con i tablet, altri solo adattati. La nuova versione 3.0 di Android, i cui primi prodotti cominciano ad affacciarsi sul mercato, promette un’ulteriore e maggiore attenzione verso questo settore. In aggiunta anche HP sarà della partita con un prossimo tablet PC dotato di sistema operativo WebOS.
Nell’acquisto di un tablet vanno presi in considerazione anche altri parametri. Le dimensioni dello schermo sono quelle che fanno la prima differenza visibile: molti tablet hanno un monitor con diagonale di 10 pollici (circa 25 centimetri) e una risoluzione di 1024×600 pixel, sufficienti per visualizzare correttamente la maggior parte dei siti Internet. Uno schermo da 10 pollici è adeguato anche per la lettura di testi piuttosto lunghi. I tablet PC con monitor da 7 pollici sono più maneggevoli, più attenti al fattore mobilità, ma in genere offrono una risoluzione di soli 800×480 o 800×600 pixel. Molte pagine Internet non vengono quindi visualizzate a larghezza piena e l’utente deve spostarle continuamente per vederne i contenuti. Tra i tablet da 7 pollici provati, soltanto il Samsung Galaxy Tab ha una risoluzione equivalente a quella dei modelli da 10 pollici (1024×600 pixel), ma a causa di ciò sul suo schermo gli elementi grafici risultano molto piccoli.
La qualità dell’immagine deve anch’essa rientrare nei criteri di scelta: tutti i tablet PC hanno un monitor con superficie lucida: se il display non è abbastanza luminoso, si possono produrre fastidiosi riflessi che non favoriscono la lettura o la visualizzazione dei contenuti multimediali. Inoltre, l’angolo di visione di alcuni schermi è molto limitato: basta cambiare leggermente prospettiva che i colori sbiadiscono e il display diventa molto più scuro e difficilmente leggibile. Allo stesso tempo va considerata la disponibilità di memoria interna, in quanto alcuni tablet dispongono di solo 8 gigabyte, altri anche meno. Per chi ha tante foto o MP3, sono davvero pochi. Come piccola consolazione, tutti i modelli provati – tranne gli iPad – hanno uno slot per le schede di memoria. L’iPad offre già di serie una memoria ampia (32 gigabyte nel prodotto in test) e ottimizza le foto in modo che occupino meno spazio.
Sul fronte delle connessioni, cinque dei dodici partecipanti al test hanno una porta USB che consente di collegare, per esempio, una chiavetta di memoria o un disco fisso esterno. Bisogna però fare attenzione al file system: i tablet Android hanno problemi con l’NTFS, funzionano bene soltanto con il FAT32. Alcuni esemplari sono poi dotati di un’apposita connessione HDMI o mini-HDMI utile per collegare il tablet ad un televisore per guardare foto e film. In ogni caso troviamo sempre una WLAN: tutti i tablet provati integrano un modulo WiFi che permette la connessione alla rete e a Internet senza utilizzare un cavo di rete. Questo è utile a casa come nelle stazioni, negli aeroporti o negli Internet point ove siano presenti punti di accesso (hotspot) pubblici. La connessione alla rete è possibile anche tramite UMTS ma solo alcuni modelli provati (Apple, Motorola, Samsung e Viewsonic) hanno a bordo anche un modulo UMTS che, quasi ovunque, consente di accedere a Internet tramite la rete di telefonia mobile. Il sistema operativo occupa una parte molto importante nella valutazione delle potenzialità di un tablet: addirittura, secondo Apple, sarebbe quasi solo la parte software a fare la differenza. Dai test che abbiamo effettuato emerge come invece vi possa essere, a parità di sistema operativo, un forte divario nell’esperienza d’uso a causato dalla scelta dei componenti hardware.
Tutti i sistemi operativi offrono funzioni simili a quelle dei PC: essi permettono di installare programmi, o meglio app, usare i servizi Web praticamente senza alcuna limitazione se si eccettua la mancanza del supporto Flash in quelli Apple, e sincronizzare sia i contatti sia il calendario via Internet (Google, Exchange).
Occorre però tenere a mente che i tablet non sono PC completi di ogni funzione: molti modelli sono sprovvisti di connessioni importanti, i touchscreen risultano scomodi per scrivere testi lunghi e sulla maggior parte dei tablet non è possibile installare i normali programmi per PC. La limitata potenza a disposizione, inoltre, garantisce un’autonomia elevata ma di contro non permette di gestire applicazioni troppo pesanti.
Sotto l’aspetto usabilità, la tecnologia dell’Apple iPad funziona bene, ma non tutti amano questo sistema chiuso che accetta solo il software iTunes ed i programmi dell’App Store. Altri sistemi sono più aperti, ma non sempre funzionano alla perfezione. Insomma, se pretendete che un tablet sostituisca un tradizionale PC allora state sbagliando scelta sin dall’inizio.
Oltre a quelli citati nella tabella, sono già disponibili, almeno in versione non definitiva, almeno altri due sistemi operativi degni di nota. Il primo è quello progettato da BlackBerry assieme alla neo-acquisita QNX che va sotto il nome di BlackBerry OS Tablet e che fa della velocità di esecuzione, del supporto multitasking e della gestione di funzioni business le sue armi vincenti. Il secondo ormai ai blocchi di partenza è quello di HP progettato assieme a Palm e noto come WebOS .
I dispositivi iPad usano l’ Apple iOS , mentre la maggior parte degli altri tablet funziona con Google Android 2.2 : entrambi i sistemi sono stati sviluppati per gli smartphone, quindi sono ottimizzati per l’utilizzo con le dita ma la soluzione proposta da Google non è nata per schermi di grosse dimensioni come afferma lo stesso produttore. In occasione del CES 2011 (Consumer Electronics Show) di Las Vegas abbiamo però toccato con mano l’evoluzione di Android per tablet, incarnata nella versione 3.0 , della quale parleremo in maniera approfondita nelle prossime pagine.
Alcuni dei tablet provati utilizzano sistemi operativi per nulla ottimizzati per usi leggeri e con le dita. Fra questi troviamo Windows 7 di Microsoft che non è rappresenta la scelta ideale per i piccoli schermi dei tablet: per centrare con il dito le minuscole icone e voci di menu serve pazienza e a volte anche un po’ di fortuna ma, contrariamente alle altre proposte, garantisce all’utente un ambiente familiare ove si possono installare i tradizionali software utilizzati nei normali PC. Infine anche il progetto MeeGo ha visto la sua migrazione in una versione per tablet meglio nota come WeTab OS , ma la sua immaturità non ci ha permesso di provarlo su nessuno dei tablet arrivati in redazione. I primi tablet con sistema operativo Android 3.0 sono ormai alle porte. Diversamente dalle versioni precedenti, questo sistema operativo è stato progettato interamente per i dispositivi tablet compresa la nuova interfaccia utente. I primi modelli ad utilizzarlo, come vi abbiamo raccontato , sono stati mostrati ad inizio anno in occasione del CES 2011 di Las Vegas anche se sul mercato ne troviamo ancora molto pochi. Ma quali sono le reali novità del nuovo OS di Google? È davvero migliore di Apple iOS?
Android 3.0 arriva proprio in concomitanza con il lancio, da parte di Apple, del secondo iPad ultrapiatto: abbiamo visto in funzione il nuovo sistema di Google sul Motorola Xoom e su un esemplare di preserie del Samsung Galaxy Tab 10.1 . Le funzionalità e le migliorie dovrebbero colmare ciò che è mancato sinora alla versione 2 di Android (fino alla 2.3) sviluppata pensando a sistemi mobile con schermo di dimensioni inferiori ai 4 pollici come quelli usati nei cellulari. L’interfaccia utente non è quindi ottimizzata per gli ampi schermi dei tablet PC. Inoltre, i modelli senza UMTS non possono accedere alle oltre 300.000 app disponibili nel negozio di Google.
Home screen di Android 3.0
L’ultimo arrivato dalla casa di Mountain View valorizza finalmente l’ampio schermo già dalla nuova pagina iniziale. In ogni angolo troviamo icone per controllare le funzioni principali e non mancano inoltre i cosiddetti widget. I programmi per la ricerca vocale, il player dei video YouTube, la gestione della musica e quella della posta elettronica vengono visualizzati in una piccola finestra sulla schermata iniziale. L’utente può quindi leggere le e-mail senza avviare il relativo programma. Icone e widget si possono distribuire per cinque schermate, sfogliabili con il dito.
Pulsanti presenti nei tablet Android 2.2
I dispositivi che utilizzano Android 3.0 non hanno più bisogno dei pulsanti hardware posizionati sulla cornice dei tablet Android di precedente generazione: la barra di stato si trova sempre sul margine inferiore dello schermo, non importa se il dispositivo viene impugnato in orizzontale o verticale ed offre i principali comandi di accesso rapido. Questo garantisce una maggiore usabilità sia perché i pulsanti ruotano in base alla visualizzazione dell’utente sia perché essi sono visibili anche al buio.
Alcuni software di Android 3.0
Passare da un programma all’altro è semplice, veloce e comodo: basta sfiorare una volta la relativa icona posizionata sulla barra inferiore dello schermo sul lato sinistro. Una volta premuto il comando, sul display del tablet viene visualizzata un’anteprima dei programmi che l’utente sta utilizzando al momento. Vengono elencati fino a un massimo di cinque tra gli ultimi programmi utilizzati dall’utente. A sinistra dell’icona del multitasking si trovano i comandi per fare ritorno alla schermata iniziale o al menu precedentemente visitato. Utilizzare questo sistema operativo è davvero semplice e comodo.
Android 3.0 sfrutta meglio i chip grafici separando i comandi relativi alle animazioni ed agli effetti tridimensionali. Per esempio, libri o album musicali appaiono tridimensionali, come se fossero disposti su uno scaffale ed il tutto viene gestito dal controller grafico liberando la CPU di qualsiasi compito ulteriore.
Google ha migliorato anche la tastiera a video: ora i testi si possono copiare e incollare facilmente con una lunga pressione del dito (queste funzionalità le troviamo già integrate nel Galaxy Tab sul quale Samsung ha operato delle ottimizzazioni in proprio) e non manca la possibilità di collegare tastiere esterne tramite Bluetooth o, se disponibile, USB. I programmi principali, come i software standard per e-mail, musica, YouTube e calendario, sono stati notevolmente potenziati. Per la prima volta, nel browser è possibile richiamare più siti Internet in varie schede, come accade con un tradizionale PC, compresi i video in Flash. Sono state integrate, inoltre, applicazioni di editing video e libri elettronici. Forte attenzione è stata posta anche al capitolo videotelefonia con la possibilità di realizzare videochiamate tramite Internet attraverso Google Talk e anche verso computer con webcam.
Diverse altre migliorie sono state introdotte per aumentare il feeling con l’utente. Basta un clic sull’icona Apps in alto a destra per far apparire le icone che identificano molti tra i programmi installati sul tablet. Tra questi, contatti, calendario, rubrica o e-mail ma anche ulteriori software installati dall’utente stesso.
Elenco delle App
La visualizzazione dello stato del sistema è immediatamente disponibile. Dopo aver sfiorato l’orologio, il tablet visualizza informazioni sullo stato attuale come quelle relative alla connessione WLAN o reti mobili, livello batteria, data e giorno della settimana. Inoltre appaiono le e-mail visualizzate per ultime, complete di oggetto e mittente. Programmi aggiuntivi possono visualizzare ulteriori informazioni, per esempio il meteo.
Android 3.0: stato del sistema
Allo stesso modo le impostazioni che l’utente potrebbe dover modificare più di frequente, come la disattivazione di WLAN e rete mobile (Airplane mode, utilissima durante i viaggi in aereo) o la regolazione della luminosità emessa dallo schermo sono accessibili direttamente dalla pagina di visualizzazione dello stato.
Modalità aereo e attivazione WLAN in Android 3.0
Le applicazioni ritenute di importanza vitale per gli utenti di un tablet Android 3.0 sono state rivisitate e corrette. Il client di posta elettronica è gestibile quasi come se si fosse davanti al PC: a sinistra una lista dei messaggi, a destra il contenuto. L’elenco viene escluso impugnando il tablet PC in verticale.
Android 3.0: client email
Il calendario prevede una legenda a colori per agevolare la gestione di più istanze (professionali, privati, pubblici) e permette di visualizzare la settimana o il mese in maniera molto rapida.
Android 3.0: calendario
Un ottimo lavoro è stato svolto da Google sull’applicazione Google Maps che permette non solo di navigare con le mappe stradali o in modalità Street View, ma anche sfruttando la visualizzazione 3D.
Android 3.0: Google Maps
Infine è stata integrata una app di Google Books per scaricare libri (gratuitamente o a pagamento), seppure al momento non ci sono ancora titoli disponibili per il mercato italiano.
Android 3.0: Google Books
In sostanza, allora, meglio Android 3.0 o iOS 4.3? Dipende dalle esigenze del singolo utente. Il sistema operativo Apple iOS 4.3 è comunque superiore in termini di facilità d’uso. In compenso, Android offre una maggior libertà e flessibilità. Per esempio, la schermata iniziale è ottima per tenere sott’occhio più informazioni. E per scambiare dati con il PC Android 3.0 non necessita di software speciali, bensì solo di un cavo. Una cosa è certa: anche i tablet con il nuovo sistema operativo di Google sono ben lungi dal rappresentare dei veri e propri sostituti al classico notebook. Per quali ragioni? Mancano le connessioni per dispositivi USB e schede di memoria. Ma i tablet PC con Android 3.0 sono maneggevoli, veloci e offrono una buona autonomia delle batterie. I tablet hanno uno schermo con tecnologia multitouch : significa che l’utente può impartire i comandi usando più dita. Il touchscreen reagisce allo sfioramento, allo sfregamento e ai gesti. Toccando un’icona si apre il programma (app) corrispondente. Sfregando un dito si sfogliano i libri o i giornali, si passa alla foto successiva di un album, si scorrono le pagine Internet o si lancia la palla quando si gioca a bowling. La tastiera a video consente di digitare brevi testi, e-mail e indirizzi Internet. Per i testi lunghi è più comoda una tastiera esterna: ai tablet dotati di porta USB, come il WeTab e l’Hanvon TouchPad B10, è possibile collegare una tastiera tradizionale, mentre con altri modelli, quali l’Apple iPad e il Samsung Galaxy Tab, si deve usare il Bluetooth o la connessione Dock.
I modelli oggi disponibili si differenziano, inoltre, per le dimensioni dello schermo che possono andare da 5 pollici a 12 pollici. Quelli da noi provati prevedono una diagonale compresa tra 7 pollici e 10,1 pollici con risoluzioni variabili da 800×600 punti fino a 1.280×800 punti. È dunque chiaro che il buon funzionamento del tablet dipende in buona parte anche dal quello della tecnologia di input dello schermo.
Le principali differenze, in tal senso, sono legate alla tecnologia con cui sono realizzati i pannelli touchscreen.
Pannelli capacitivi
I tablet computer come l’Apple iPad e il Samsung Galaxy Tab hanno un touchscreen “capacitivo” che risponde ai lievi sfioramenti e riconosce anche quando le dita vengono fatte scorrere sullo schermo. Questi schermi permettono il funzionamento in modalità multitouch, ovvero sono sensibili al tocco in più punti contemporaneamente e sono perciò in grado di riconoscere gesture per ingrandire le pagine Internet o le foto divaricando due dita. Per usare un touchscreen capacitivo non serve uno stilo: bastano le dita. Il grasso, la sporcizia e l’umidità sulla superficie possono però disturbare la visuale. Inoltre, per utilizzarli all’aperto in inverno, ci si devono togliere i guanti.
Un display touchscreen capacitivo prevede minuscoli elettrodi trasparenti, disposti a croce sotto il vetro dello schermo, che formano un campo elettrico. Ogni tocco sullo schermo fa variare il campo elettrico deviando una parte della carica. Il dispositivo misura questo cambiamento per individuare la posizione di uno o più dita.
Touchscreen capacitivo
Pannelli resistivi
I touchscreen “resistivi” sono meno diffusi. Si possono usare con le dita o con uno stilo. In questo caso la superficie del touchscreen consiste di due pellicole separate da microscopici distanziatori (nell’immagine sono fortemente ingranditi). Quando la pellicola superiore viene premuta in basso dal tocco di un dito o di uno stilo, si genera una debole corrente tra questa pellicola e quella sottostante. Il dispositivo è così in grado di riconoscere la posizione del tocco.
Touchscreen resistivo
In quanto a pregi e difetti va detto che gli schermi resistivi utilizzano una tecnologia molto più vecchia rispetto a quella che caratterizza i display capacitivi, sono meno visibili all’aperto, meno sensibili e più inclini ai graffi e all’usura ma più precisi, meno costosi e utilizzabili anche con uno stilo e in condizioni climatiche estreme. Gli schermi capacitivi sono più visibili, maggiormente sensibili al tocco, più robusti e possono essere usati anche in modalità multitouch ma sono meno precisi, maggiormente costosi e meno igienici. I dodici modelli di tablet che abbiamo provato sono elencati di seguito. Tra parentesi abbiamo indicato la dimensione dello schermo ed il sistema operativo utilizzato:
- Apple iPad Wi-Fi + 3G 32GB (9,7 pollici, iOS 4)
- Apple iPad 2 Wi-Fi + 3G 32GB (9,7 pollici, iOS 4)
- Archos 101 Internet Tablet 8GB (10 pollici, Android 2.2)
- Archos 70 Internet Tablet 8GB (7 pollici, Android 2.2)
- Creative ZiiO 7" 8GB (7 pollici, Android 2.1)
- Hannspree Hannspad (10 pollici, Android 2.2)
- Motorola Xoom Wi-Fi + 3G (10 pollici, Android 3.0)
- MSI WindPad 100W (10 pollici, Windows 7)
- Pearl Touchlet X2G (7 pollici, Android 2.2)
- Samsung Galaxy Tab (7 pollici, Android 2.2)
- Toshiba Folio 100 (10 pollici, Android 2.2)
- Viewsonic ViewPad 7 (7 pollici, Android 2.2)
Nella tabelle seguente ne abbiamo raccolto le principali caratteristiche tecniche:
La prima generazione di Apple iPad non è certo una novità ma l’abbiamo comunque inclusa in questa comparativa in quanto è indiscutibile sia divenuta un punto di riferimento per tutti gli altri produttori. I comandi dell’iPad sono fluidi e intuitivi, perfino i neofiti dei tablet si trovano presto a proprio agio. È degno di lode anche lo schermo, dalla diagonale di ben 24,6 centimetri. Grazie alla risoluzione relativamente elevata (1.024×768 pixel), l’immagine risulta molto nitida, luminosa e ricca di contrasto. Notevole la durata della batteria che, quando si naviga in Internet, fornisce energia per circa otto ore.
Apple iPad
Il primo tablet di Apple dispone di tasti per la regolazione del volume e l’esclusione dell’audio, ma questa attenzione per la musica entra in contrasto con la scelta di integrare un singolo speaker mono.
Tasti sul bordo
Nonostante tutto questo, l’iPad non è privo di difetti e mancanze. Il dispositivo scarseggia di connessioni, mancano sia le porte USB sia uno slot per schede di memoria. L’utente si trova perciò impossibilitato ad aumentare lo spazio di memoria a sua disposizione così come non può collegare alcun dispositivo esterno tradizionale. È inoltre sprovvisto di videocamera e questo impedisce di effettuare videochiamate o più semplici videochat. I programmi sono reperibili soltanto nell’App Store di Apple, dove però si ha una scelta abbondante a prezzi tutto sommato convenienti.
Il costo del dispositivo è sicuramente elevato ma, dopo l’arrivo del fratellone maggiore, sono scesi a livelli più accettabili. Il display da 7 pollici del Galaxy Tab ha una diagonale di 7 centimetri più corta rispetto a quella dell’iPad, sia di prima che di seconda generazione, di conseguenza la tastiera a video risulta piuttosto piccola. La risoluzione di 1.024×600 pixel è di pochissimo inferiore a quella del tablet Apple (1.024×768 pixel). Anche per questo motivo l’immagine, luminosa e dai colori intensi, è di qualità elevata, paragonabile a quella dei prodotti di casa Apple. Lo schermo è di tipo capacitivo.
Samsung Galaxy Tab
La tastiera a video offre un certo numero di aiuti durante la digitazione, suggerendo termini di uso comune e permettendo una facile selezione del testo con possibilità di effettuare il copia e incolla.
La tastiera ottimizzata in stile Android 3.0 del Samsung Galaxy Tab
I contenuti restano completamente riconoscibili perfino ad angoli di visione estremi. L’utilizzo è fluido quasi quanto quello dell’iPad: grazie alla tecnologia multitouch è possibile ingrandire le pagine Internet e le foto allargando due dita. Quando l’utente ruota il dispositivo, il formato di visualizzazione passa automaticamente da verticale a orizzontale, automatismo che comunque è possibile bloccare.
Ottimo l’angolo di visuale del Samsung Galaxy Tab
La batteria raggiunge prestazioni più che discrete: con la navigazione in Internet fornisce energia per quasi sei ore contro le otto ore dell’Apple iPad. Come quest’ultimo, il Galaxy Tab dispone di connettività WLAN, UMTS, GPS e Bluetooth ma aggiunge ulteriori funzionalità quali la fotocamera da 3 megapixel con illuminatore a LED incorporata sul retro e capace di effettuare scatti di buona qualità, oltre alla videocamera da 1,3 megapixel posizionata sul lato anteriore utile per le videotelefonate.
La fotocamera del Samsung Galaxy Tab
Chiamate e videochiamate possibili grazie alla connessione UMTS
Il Galaxy è in vantaggio sull’iPad anche in fatto di slot per schede di memoria: per esempio, riproduce le foto, i film e i brani MP3 salvati sulle schede micro SD (fino a 32 gigabyte). Inoltre il dispositivo permette di visualizzare i video e le pagine Internet sviluppati con tecnologia Flash mentre i film ad alta risoluzione vengono riprodotti con apprezzabile fluidità seppure quando si raggiunge quella Full HD (1080p) si notano occasionalmente degli scatti. La qualità d’immagine complessiva, con foto e video, risulta assolutamente elevata. Lo stesso vale anche con i testi seppure non manca fastidiose riflessioni visibili soprattutto quando si utilizza il Galaxy Tab all’esterno. L’audio riprodotto sia dagli speaker che dagli auricolari forniti in dotazione è eccellente: unica nota stonata il fatto che i due speaker siano presenti sul lato corto, utilizzabili perciò al meglio solo con il tablet posizionato in verticale.
I software per il Galaxy Tab sono reperibili nel Google Android Market ove sono presenti circa 250.000 titoli. Il Pearl Touchlet X2G, non ancora commercializzato in Italia ma inserito in questo test nella speranza che possa esserlo a breve, è il modello più economico del test. Costa appena 196 euro ove sono racchiusi un tablet Android con schermo da 7 pollici (diagonale di 17,6 centimetri, 800×480 pixel), connettività Bluetooth, WLAN e GPS. La memoria interna ha una capienza di soli 2 gigabyte ma è ampliabile tramite scheda microSD o chiavetta USB. Il prezzo include perfino un CD con un software per la navigazione GPS e, dato che il nostro esemplare arriva direttamente dal mercato tedesco, la mappa per la Germania. La telefonia mobile non è invece integrata.
Il Touchlet X2G
Il prezzo contenuto comporta però l’accettazione di alcuni compromessi, specie nell’utilizzo quotidiano del prodotto. Il touchscreen, realizzato con tecnologia resistiva, richiede una forte pressione delle dita e riconosce un solo tocco alla volta (“single touch”). Inoltre il Touchlet risponde spesso in ritardo ai comandi, il che lo rende difficile da utilizzare se non ci si abitua ai suoi tempi. Accetta chiavette USB 2.0 solo con file system FAT32 (come già detto questa è una limitazione di tutti i dispositivi Android 2.x) mentre non è possibile installare il software di navigazione GPS sulla memoria interna, ma soltanto su una scheda a parte che viene venduta ad un prezzo di 5,00 euro circa.
La porta USB del Touchlet X2G
Le prestazioni della batteria sono soddisfacenti ma non eccellenti: durante la navigazione in Internet fornisce energia per circa cinque ore e mezzo. Dal punto di vista software il Touchlet, non potendo accedere al Google Android Market, si rifornisce di software da un App Center dedicato. L’offerta è di soli 2.500 programmi, quindi piuttosto scarsa rispetto a quella dei concorrenti. Il Touchlet non può ovviamente competere con l’iPad, dal costo triplo, né con il Galaxy Tab. Ma con un prezzo inferiore ai 200,00 euro, consente di avvicinarsi al mondo dei tablet in modo conveniente. La versione sprovvista di Bluetooth e navigazione GPS (Touchlet X2) costa ulteriori 30,00 euro in meno.
Il ViewPad 7 di Viewsonic utilizza un display da 7 pollici (diagonale di 18 centimetri) corrispondente a quella del Samsung Galaxy Tab ma abbinata ad una risoluzione decisamente inferiore pari a soli 800×480 pixel. Questo non garantisce una comoda visualizzazione della maggior parte delle pagine Internet. Il dispositivo accede alla rete tramite WLAN o UMTS e integra un modulo per la navigazione GPS. La presenza di una connessione UMTS garantisce l’accesso a tutto il parco delle applicazioni presenti nel Google Android Market.
Viewsonic Viewpad 7
La memoria interna del Viewsonic Viewpad 7 è pari a soli 512MB, sufficiente solo per pochissimi programmi aggiuntivi. Meno male che è disponibile uno slot per schede microSD capace di ospitare schede fino a 32 gigabyte. Il processore ARM11 funzionante a 600MHz riesce a garantire una risposta decente anche grazie al buon feeling che si instaura con il touchscreen capacitivo con supporto multitouch.
La webcam frontale da 0,3 megapixel permette di effettuare comodamente videochiamate mentre la fotocamera posteriore da 3 megapixel con autofocus non fa sentire troppo la mancanza di una fotocamera digitale nei casi di emergenza
Foto scattata con il Viewsonic Viewpad 7
L’accesso agli slot per scheda SIM e scheda di memoria microSD è nascosto da uno sportellino che protegge questi connettori sia quando utilizzati che quando restano vuoti.
Accesso agli slot SIM e microSD
Con un prezzo inferiore ai 290 euro, l’Archos 101 è il tablet da 10 pollici più economico incluso in questa serie di test. Lo schermo raggiunge però una luminosità limitata, di conseguenza la visuale è spesso disturbata da riflessi, specie all’aperto.
Archos 101 Internet Tablet
La batteria fornisce energia per più di dieci ore durante la navigazione in Internet garantendo a questo dispositivo l’accesso ai primi posti della classifica dei consumi. La memoria interna, che offre uno spazio di 8 GB, è ulteriormente ampliabile tramite scheda microSD, chiavetta USB o disco fisso esterno. Come tutti i dispositivi basati su Android è però supportato solo il filesystem FAT 32. L’Archos non può accedere al Google Android Market a causa della mancanza di una connessione UMTS: gli utenti devono accontentarsi delle circa 10.000 App, un numero comunque interessante, disponibili su Archos AppsLib.
Connettori dell’Archos 101
L’Archos dispone di una porta mini-HDMI, una USB 2.0 ed uno slot per schede di memoria miniSD tutti allineati sullo stesso bordo.
Comodo piede d’appoggio dell’Archos 101 Internet Tablet
Molto interessante l’integrazione di un piede nella parte posteriore del tablet che permette di sfruttare al meglio determinate funzionalità: ad esempio quelle di cornice digitale oppure durante la visione di un film.
Con il Folio 100, anche Toshiba entra nel mercato dei tablet da 10 pollici. Come sistema operativo usa Android 2.2. In quanto ai programmi, però, non si rifornisce da Google Market, ma dallo scarso assortimento del Toshiba Market Place nel quale sono incluse solo 1.700 app. Il Folio 100 permette di effettuare videochiamate grazie alla webcam frontale. Non è invece presente nessuna fotocamera posteriore.
Toshiba Folio 100
Il display del Folio delude, perché la qualità d’immagine dipende fortemente dall’angolo di visione. Basta spostarsi un poco di lato per vedere i colori tendere al negativo e il contrasto diminuire notevolmente. Il touchscreen offre una risposta decente ma non agli stessi livelli dell’iPad o del Samsung Galaxy Tab. Anche la sezione audio, nonostante la presenza di due speaker stereo, offre una qualità solo sufficiente.
Pessima risposta del display all’inclinazione
Come parziale consolazione, il Toshiba Folio permette di riprodurre film e altri contenuti su un televisore mediante la connessione HDMI di cui dispone gestita direttamente dalla piattaforma NVIDIA Tegra. Sullo stesso lato del dispositivo, sotto un coperchio di gomma, si trovano anche una connessione USB per PC ed una porta USB 2.0 per periferiche esterne.
Porte USB e HDMI
La parte posteriore del tablet, a differenza degli altri modelli esaminati, prevede una base in plastica grezza assolutamente immune a graffi e strisciature.
Ottimo il rivestimento posteriore
Come la maggior parte dei tablet, il modello Hannspad di Hannspree usa Android 2.2. Il produttore ha tuttavia modificato l’interfaccia utente per renderla più intuitiva. Il browser, che riproduce anche i contenuti Flash, ha suscitato una buona impressione. Le applicazioni aggiuntive possono però essere pescate solo dall’App Center del produttore che ne prevede al momento circa 2.500.
Hannspree Hannspad da 10 pollici
Il monitor da 10,1 pollici (1024 × 600) ha una superficie lucida, perciò gli oggetti luminosi (finestre, lampade) producono riflessi. La tecnologia touchscreen capacitiva fornisce però una risposta ottimale ai comandi ed il supporto per gesture multitouch. Un ulteriore punto a favore è la potente batteria che durante la navigazione in Internet fornisce energia per otto ore e mezzo, nonostante sia presente un processore ARM Cortex A9 (Dual Core) funzionante ad 1GHz abbinato ad una piattaforma NVIDIA Tegra II T20 e a 512MB di memoria DDR 2. Il peso di 790 grammi è piuttosto elevato per un dispositivo di questo tipo.
Connessione HDMI
La connessione mini-HDMI consente di visualizzare immagini e video sul televisore di casa. Non sono presenti connessioni USB, a parte quella per collegare il dispositivo al PC. Il prezzo, da poco sceso a meno di 300 euro, lo rende uno dei modelli da 10 pollici più appetibili.
Anche il tablet di Creative, lo ZiiO, va annoverato fra i modelli che utilizzano Android 2.2 ma, la mancanza di una connessione per reti di telefonia mobile, non permette di accedere all’ampia offerta di app dell’Android Market. L’utente deve accontentarsi delle circa 500 app del Creative ZiiO Store. Il produttore ha però da sempre affermato che il tablet ZiiO è, almeno nelle versioni attuali, pensato più come agenda digitale e sistema multimediale mobile da utilizzare con musica e video che alla stregua di una “soluzione alla iPad”. Ciononostante nella cornice del display è incorporata una videocamera da utilizzare, per esempio, per le telefonate via Internet.
Creative Labs ZiiO 7″ 8GB
Il touchscreen da 7 pollici, con diagonale di 17,7 centimetri, è realizzato con tecnologia resistiva e supporta solo il Single Touch. Non è quindi possibile ingrandire e rimpicciolire le foto e le pagine Internet con due dita. Nel test effettuato, il touchscreen non ha risposto ai lievi sfioramenti, ma solo alle pressioni decise, come tipico di queste soluzioni. È però possibile fare uso dello stilo fornito in dotazione che rende l’esperienza certamente più agevole.
Le connessioni del Creative Labs ZiiO 7″ 8GB
Dal punto di vista delle connessioni sono presenti porte mini-HDMI, porta USB per il collegamento al PC, presa cuffie ed uno slot per schede di memoria che permette di ampliare la memoria standard di 8 GB. > Il WindPad di MSI, è l’unico modello provato con sistema operativo Windows 7. I vantaggi sono i seguenti: l’interfaccia utente è familiare ed i programmi per Windows funzionano. Tuttavia sul display da 10 pollici, dato che Windows non è adatto all’utilizzo tramite touchscreen, le voci di menu e i pulsanti sono troppo piccoli per centrarli esattamente con le dita. Inoltre Windows necessita di molta potenza da parte del processore, il che aumenta il rumore delle ventole e accorcia l’autonomia (meno di cinque ore). Fra tutti i modelli provati, quello di MSI è l’unico ad utilizzare una piattaforma x86 tradizionale con processore Intel Atom ed è l’unico che necessita di un sistema di raffreddamento attivo con ventola (perciò rumoroso).
MSI WindPad 100W
Come accade anche con il Toshiba Folio 100, la qualità d’immagine dipende molto dall’angolo di visione. Basta un piccolo scostamento dalla posizione ideale per non riconoscere quasi più nulla sullo schermo. Per non incidere troppo sull’autonomia della batteria, fattore poco favorevole al prodotto di MSI, il produttore ha integrato due tasti fisici che permettono di accendere e spegnere istantaneamente le connessioni Bluetooth e WLAN.
Tasti WLAN e BT
Il sistema dispone comunque di una buona connettività ove sono previsti jack per cuffie, porta mini-HDMI, slot SDHC e porta USB 2.0.
Molto simile al fratello maggiore per prestazioni e feature, le differenze sono da ricercare nella dimensione dello schermo e nella mancanza di una porta USB 2.0. L’Archos 70 offre una risoluzione di soli 800×480 pixel, restando assolutamente nella media degli altri modelli da 7 pollici: di conseguenza molte pagine Internet non vengono visualizzate a larghezza piena. Il tablet non ha accesso al Google Android Market e per i programmi aggiuntivi Archos mette a disposizione l’Apps Lib con circa 10.000 titoli.
Archos 70
L’Archos 70 è l’unico fra i modelli testati che non è riuscito a superare il test delle radiazioni, in quanto le sue emissioni sono superiori ai valori stabiliti dal marchio CE.
Il retro dell’Archos 70
Una comodità, presente anche nel modello 101, è quella garantita dal supporto apribile a cui appoggiare il dispositivo. Il retro del dispositivo, inoltre, è ben rifinito e presenta comodi piedini d’appoggio in gomma. > Apple fa uscire in tutto il mondo il nuovo iPad 2, e nello stesso momento negli USA esce Motorola Xoom, il primo tablet PC dotato del nuovo sistema operativo di Google, Android 3.0. Rispetto all’iPad di prima generazione, Apple ha lavorato sulla riduzione delle dimensioni e sull’incremento della potenza complessiva.
Apple iPad 2
Rispetto ad iPad 1, il nuovo nato sotto il segno della mela morsicata ha uno spessore inferiore di 4,2 millimetri e pesa 53 grammi in meno (612 grammi e 8,8 millimetri di spessore contro 666 grammi e 13 millimetri). Il Motorola Xoom pesa addirittura più del primo iPad con i suoi 753 grammi.
Dall’alto in basso: iPad 2, iPad e Xoom
Ma come Apple è riuscita ad ottenere un simile risultato? Probabilmente a scapito del display: quello dell’iPad 2 è molto più sottile e appare più riflettente rispetto a quello dell’iPad di prima generazione. La qualità della visualizzazione resta molto elevata grazie alla tecnologia IPS che offre contrasto eccellente e ricchezza di dettagli. La durata delle batterie dell’iPad 2 non ne ha invece risentito nonostante la piattaforma hardware più potente ed il processore dual core.
L’interfaccia software di iPad 2 resta quella semplice e intuitiva già vista con il primo iPad ma accelerata ulteriormente dal suo processore dual core che avvia i programmi molto più rapidamente. Dal punto di vista delle prestazioni grafiche, i test GLBenchmark dimostrano che l’iPad 2 è leggermente più veloce dello Xoom e, ovviamente, dell’iPad di prima generazione. Come quest’ultimo, però, iPad 2 continua a mancare del supporto Flash.
I nostri test hanno poi evidenziato una velocità della connessione UMTS superiore rispetto a quella dell’iPad di prima generazione mentre le prestazioni della WLAN sono risultate leggermente peggiori rispetto al predecessore, ma comunque migliori rispetto allo Xoom. L’iPad 2, in aggiunta, garantisce una sincronizzazione in locale via USB per agenda e scadenze.
Con l’iPad 2 finalmente Apple ha dato spazio alle videocamere: una anteriore per la videotelefonia, ed una posteriore per girare filmati in alta definizione. Con il programma iMovie (3,99 euro) è possibile montare le riprese già sull’iPad. L’iPad può scattare anche foto, ma con una risoluzione effettiva di soli 0,6 megapixel produce immagini piuttosto sfocate e granulose, mai allo stesso livello di quelle dello Xoom. Il tablet permette le videochiamate solo via WLAN e Internet e verso altri iPad 2, iPhone 4 o Mac su cui sia stato installato Facetime.
Videochiamate con Facetime
Per quel che concerne le connessioni, l’Apple iPad 2 utilizza uno speciale adattatore HDMI per collegarsi ad uno schermo esterno in alta definizione, migliorando notevolmente rispetto al primo iPad che offriva solo un’uscita analogica VGA. > Il Motorola Xoom si confronta direttamente con l’Apple iPad di seconda generazione per fascia di prezzo e caratteristiche tecniche. Lo schermo dello Xoom ha una dimensione leggermente superiore (10,1 pollici contro 9,7 pollici) ed una risoluzione ben più elevata. La qualità finale delle immagini è però inferiore.
Motorola Xoom
La velocità di esecuzione del Motorola Xoom è perfettamente paragonabile a quella del suo rivale ma l’interfaccia di Android 3.0 è un poco più complicata. Dopo un periodo di adattamento, tuttavia, il nuovo sistema operativo di Google comincia a mostrare i suoi vantaggi, come descritto nelle precedenti pagine. Abbiamo provato ad eseguire una serie di giochi 3D su questo tablet e nessuno di essi è stato in grado di metterlo in difficoltà, nonostante un punteggio inferiore nei benchmark rispetto ad iPad 2. Tanta potenza a disposizione permette di visualizzare anche le interfacce utente in maniera tridimensionale, come nella raccolta musicale.
Interfacce tridimensionali
Uno dei principali vantaggi in termini di navigazione Internet del Motorola Xoom è nel suo browser che supporta nativamente anche i siti web e le applicazioni realizzate con tecnologia Flash. In aggiunta il browser dello Xoom permette, per la prima volta su un tablet PC, di aprire più pagine Web allo stesso tempo, usando le schede.
Browsing comodo e avanzato
L’agenda e le scadenze si possono sincronizzare via Internet ma non via USB come invece permette di fare il prodotto di Apple. Il tablet di Motorola prevede due fotocamere, una posteriore e l’altra anteriore. La prima raggiunge una risoluzione di 3,3 megapixel effettivi. Tuttavia i risultati meritano solo un “discreto”, e inoltre il ritardo di scatto è superiore a un secondo. Le videochiamate sono invece effettuabili mediante la webcam frontale sia verso i PC che verso altri terminali usando GoogleTalk.
Un lettore di schede micro-SD è presente sul Motorola Xoom, anche se non funziona con il software attualmente disponibile. I test ambientali mirano a misurare l’impatto che il dispositivo ha nei confronti dell’ambiente circostante.
Produzione di calore rispetto all’ambiente circostante (inferiore è meglio)
Come era lecito attendersi, l’MSI WindPad risulta essere il peggiore dei tablet fra quelli provati in termini di produzione di calore con un delta (differenza di temperatura) di ben 23,5 gradi. I sistemi meno impattanti, in tal senso, sono in assoluto i prodotti di casa Apple seguiti ad abbondante distanza dal Motorola Xoom, dal Viewsonic ViewPad 7 e dela Samsung Galaxy Tab.
In quanto ai parametri ambientali sono stati eseguiti test relativi alle radiazioni, superati da tutti i modelli tranne che dall’Archos 70 (emissioni superiori a quanto stabilito dalle normative sul marchio CE in vigore). La resistenza ai graffi garantita dallo chassis non in tutti i casi è sufficientemente elevata.
Verifichiamo la bontà delle connessioni disponibili a bordo di ognuno dei tablet testati. Cominciamo con quella USB:
Performance connessione USB PC
Mentre i due tablet Apple restano imbattibili sulla velocità di trasferimento dei dati da PC a dispositivo, soffrono decisamente molto nel trasferimento contrario ove tutti gli altri si comportano meglio. Spiccano, in senso positivo, l’Archos 70 ed il 101, il Motorola Xoom ed il Creative ZiiO. Peggio di tutti fa il Pearl Touchlet, mentre l’MSI WindPad non dispone di una simile connessione.
Performance connessione USB con disco esterno
I pochi esemplari che dispongono di una connessione USB 2.0 per gestire un disco o una chiavetta esterna non offrono performance uniformi. La palma di migliori va al Toshiba Folio ed all’MSI WindPad. Archos 101 Pearl Touchlet occupano le ultime posizioni.
Performance connessioni UMTS, EDGE, GPRS
Non tutti i modelli provati dispongono di una connessione di telefonia mobile. Fra quelli che hanno invece un simile modulo individuiamo una sostanziale parità quando si usa la rete GPRS (circa 80 kbps) o quella EDGE (circa 237 kbps tranne lo Xoom fermo a 220). Con una connessione UMTS, invece, il Samsung Galaxy Tab batte nettamente la concorrenza.
Portata della connessione WLAN all’aperto
La portata della connessione WLAN, disponibile in tutti i modelli provati, mette in ottima luce l’iPad 2 che raggiunge un valore di ben 145 metri. Al suo seguito troviamo l’iPad di prima generazione, il Motorola Xoom, l’Archos 101 ed il WindPad di MSI. Il peggiore di tutti è il Toshiba Folio 100, fermo ad appena 85 metri. > Abbiamo già parlato ampiamente dello schermo e delle tecnologie di input touchscreen. Soffermiamoci ora sui parametri di qualità dei modelli proposti con i tablet che stiamo analizzando.
Oltre ai test qualitativi abbiamo raccolto nei seguenti grafici alcuni valori numerici che possono aiutare a capire la situazione:
Densità dei pixel
Una maggiore densità dei pixel indica in generale una migliore qualità di visualizzazione. Ad avere la meglio, in questo caso, è il Galaxy Tab di Samsung che, a fronte di uno schermo di soli 7 pollici offre una risoluzione molto elevata.
Megapixel
Il numero complessivo di pixel è ulteriore segno di qualità e in questo caso la sfida è vinta dal Motorola Xoom, l’unico dotato di risoluzione pari a 1280×800 pixel.
Angolo visivo
Parametro fondamentale da non sottovalutare per un dispositivo come il tablet è quello dell’angolo visivo altrimenti durante l’uso avrete serie difficoltà nel visualizzare correttamente i contenuti. In questo caso tutti i modelli provati raggiungono un valore di 75 gradi sia in orizzontale che verticale tranne Toshiba Folio, MSI WindPad e Hannspree Hannspad. Non eccezionale ma comunque sufficiente lo schermo dell’Archos 101.
Luminosità massima
Maggiore è la luminosità che uno schermo riesce a garantire e migliore sarà la leggibilità anche in condizioni di luce sfavorevole. Fra i modelli provati quelli con lo schermo più luminoso sono da cercare sotto i nomi di Apple iPad e iPad 2, Creative ZiiO, Samsung Galaxy Tab e Motorola Xoom. I peggiori sono invece i display adottati sull’MSI WindPad, sull’Hannspree Hannspad e sull’Archos 101.
Differenze nella distribuzione di luminosità (inferiore è meglio)
Pur non essendo un parametro fondamentale come quelli visti in precedenza, una distribuzione di luminosità non uniforme inficia comunque la qualità complessiva dell’immagine. Questa volta fra i peggiori del lotto troviamo il Pearl Touchlet X2G ed il Motorola Xoom mentre tutti gli altri si posizionano su valori inferiori al 10%.
Rapporto di contrasto massimo
Il massimo rapporto di contrasto è garantito dai modelli Archos 101, Hannspad e Toshiba Folio, tutti sopra i 1000:1. Bene anche iPad 2, Xoom, Gamaxy Tab e Touchlet X2G.
Precisione dei dettagli e fedeltà dei colori
La qualità dello schermo intesa come precisione dei dettagli e fedeltà dei colori dà ancora ragione alle soluzioni IPS adottate da Apple ma il Samsung Galaxy Tab non è certo da meno! Gli altri schermi rispecchiano una certa media, al di sotto della quale troviamo il Viewpad 7 ed il Motorola Xoom. Arrivati al capitolo della gestione dei file multimediali non possiamo non prendere in considerazione sia gli aspetti legati alla compatibilità sia quelli relativi alla qualità d’ascolto:
Valutiamo le prestazioni del browser controllando la durata del caricamento delle singole pagine e la capacità dello stesso di visualizzare correttamente 8 siti web di esempio (compreso uno realizzato con tecnologia Flash).
L’esperienza con il browser di default è riassunta nel grafico seguente:
Funzionalità del browser
Il vincitore che emerge da questo confronto è certamente il Motorola Xoom che dispone di una piattaforma hardware sufficientemente potente da permettere un veloce caricamento delle pagine ed un browser aperto e funzionale (ricordiamo che è l’unico con il tabbed browsing) tale da poter essere paragonato a quello di sistemi desktop.
Chiudiamo questa serie di test con la misurazione dell’autonomia dei tablet in diverse condizioni di utilizzo.
Autonomia della batteria in minuti
Motorola Xoom e Apple iPad 2 mostrano valori di autonomia sostanzialmente simili con un lieve vantaggio del primo. Questi due modelli sono tallonati dall’iPad di prima generazione e dal Samsung Galaxy Tab. Bene anche il Toshiba Folio se non fosse per il relativamente basso valore ottenuto nel test "Musica con display spento". Spiccano in senso negativo il Pearl Touchlet X2G e l’MSI WindPad 100W.
Autonomia della batteria in stand-by in minuti
Nel caso di stand-by sono i due modelli iPad ad avere la meglio: Apple è evidentemente riuscita a tenere tutto – o quasi – spento. Seguono l’Archos 101, il Samsung Galaxy Tab e l’Archos 70. Inguardabili i valori del Pearl Touchlet X2G.
Tempi di ricarica completa della batteria in minuti (inferiore è meglio)
I tempi necessari alla batteria dei tablet testati per ricaricarsi completamente vedono in vantaggio il Toshiba Folio 100 ed il Motorola Xoom. Impiegano molto più tempo i due tablet Apple e l’Archos 101. Il primo posto della nostra classifica spetta al Samsung Galaxy Tab che, rispetto all’Apple iPad di prima generazione ha un display più piccolo, ma in compenso possiede una fotocamera più una videocamera, una memoria ampliabile ed è in grado di visualizzare le pagine Internet con tecnologia Flash. Se analizziamo i risultati dello scontro diretto tra la seconda generazione di iPad e il motorola Xoom, il tablet di Samsung è attualmente in grado di primeggiare anche su questi due agguerriti rivali. La prima posizione è stata conquistata anche grazie alle ottimizzazioni software che Samsung stessa ha apportato al sistema operativo Android mentre gli unici difetti che ci sentiamo di attribuire a questo prodotto sono quelli della necessità di utilizzare tasti fisici per muoversi fra i menu e la mancanza di un ampio parco connessioni.
Il Pearl Touchlet X2G, il meno caro fra i prodotti testati con un prezzo di poco inferiore ai 200 euro, si aggiudica la vittoria per il miglior rapporto qualità/prezzo: la dotazione è buona, ma i comandi presentano qualche difetto e l’usabilità non è certo eccezionale. Se sul mercato i prezzi dei tablet di prima generazione come iPad o Galaxy Tab dovessero ridursi a valori anche sotto i 300 euro allora saranno anche questi ultimi da considerare come soluzioni dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il confronto diretto fra i due modelli di nuova generazione, vede per la prima volta iPad 2 scontrarsi con un vero concorrente di dimensioni comparabili, il Motorola Xoom. Lo Xoom è il massimo per Internet, ma è un po’ tozzo e pesante. Il nuovo iPad 2 è invece sorprendentemente sottile e leggero, e anche più veloce del predecessore. La sua videocamera è però sufficiente solo per filmati e videochiamate. Chi valuta molto la resistenza dello schermo ai graffi e la durata delle batterie si troverà meglio col vecchio iPad, e spenderà anche meno.
Riassumiamo pro e contro dei tablet testati.
- Samsung Galaxy Tab : voto pari a 7,84 (buono). PRO: qualità dell’immagine, UMTS e GPS, memoria ampliabile, visualizza contenuti Flash. CONTRO: schermo piccolo. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 495,00 euro).
- Motorola Xoom Wi-Fi + 3G : voto pari a 7,721 (buono). PRO: ottimo browser, fotocamera 3,3 megapixel effettivi, connessione HDMI. CONTRO: il lettore di schede micro-SD non è per ora utilizzabile, interfaccia a volte complessa. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 699,00 euro).
- Apple iPad 2 Wi-Fi +3G 32GB : voto pari a 7,42 (buono). PRO: sottile e relativamente leggero, molto veloce, anche con giochi “pesanti”, adattatore HDMI opzionale. CONTRO: nessun lettore di schede, non riproduce filmati in Flash, display sensibile ai graffi. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 610,00 euro).
- Apple iPad Wi-Fi +3G 32GB : voto pari a 7,40 (buono). PRO: grande semplicità d’uso, qualità d’immagine elevata, UMTS e GPS, lunga autonomia. CONTRO: videocamera non disponibile, non visualizza contenuti Flash. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 580,00 euro).
- Viewsonic Viewpad 7 : voto pari a 6,88 (buono). PRO: memoria ampliabile. CONTRO: schermo piccolo, non visualizza i contenuti Flash. QUALITÀ/PREZZO: conveniente (prezzo pari a 385,00 euro).
- Archos 101 Internet Tablet : voto pari a 6,24 (discreto). PRO: porta USB 2.0, connessione mini-HDMI, lunga autonomia. CONTRO: non visualizza i contenuti Flash. QUALITÀ/PREZZO: conveniente (prezzo pari a 289,99 euro).
- Toshiba Folio 100 : voto pari a 6,08 (discreto). PRO: memoria ampliabile, porta USB 2.0, connessione HDMI, visualizza i contenuti Flash. CONTRO: angolo di visione molto limitato. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 380,00 euro).
- Hannspree Hannspad : voto pari a 5,94 (discreto). PRO: memoria ampliabile, connessione mini-HDMI, visualizza contenuti Flash, lunga autonomia. CONTRO: videocamera non disponibile. QUALITÀ/PREZZO: coveniente (prezzo pari a 299,00 euro).
- Creative Labs ZiiO : voto pari a 5,64 (discreto). PRO: memoria ampliabile, connessione mini-HDMI. CONTRO: schermo piccolo, non visualizza contenuti Flash, multitouch non disponibile. QUALITÀ/PREZZO: molto conveniente (prezzo pari a 219,99 euro).
- MSI WindPad 100W: voto pari a 5,22 (discreto). PRO: memoria ampliabile, porta USB 2.0, visualizza i contenuti Flash, connessione HDMI. CONTRO: angolo di visione molto limitato. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 525,00 euro).
- Pearl Touchlet X2G : voto pari a 5,16 (discreto). PRO: GPS e software di navigazione, connessione USB 2.0, memoria ampliabile. CONTRO: schermo piccolo, non visualizza contenuti Flash, complicato da usare, al momento non disponibile in Italia. QUALITÀ/PREZZO: molto conveniente (prezzo pari a 196,00 euro).
- Archos 70 Internet Tablet : voto pari a 3,82 (discreto). PRO: memoria ampliabile, connessione mini-HDMI. CONTRO: schermo piccolo, non visualizza contenuti Flash, riporta ingiustamente il marchio CE. QUALITÀ/PREZZO: ragionevole (prezzo pari a 249,99 euro).
All’appello mancano i nuovi prodotti dotati di OS Android 3.0, in uscita in questi giorni con i marchi di prestigiosi produttori asiatici: ci auguriamo di averli al più presto nei nostri laboratori, per ampliare il quadro sul mercato in costante crescita dei tablet.
a cura di DinoxPC >