Dubai – All’incontro che si è appena tenuto a Dubai si è assistito ad una chiarissima convergenza tra i rappresentanti di molti paesi arabi sul divario tecnologico con i paesi industrializzati e soprattutto sulle distanze nella diffusione dell’accesso ad internet.
All’incontro delle nazioni arabe, il ministro per il Commercio egiziano, Hasan Kheder, ha spiegato che la distanza tra paesi arabi ed USA/UE va colmata con importanti investimenti nella tecnologia dell’informazione: “Il gap che ci separa dai paesi industrializzati è enorme e continua ad allargarsi, a danno dei paesi in via di sviluppo. Occorre ridurlo”. Della stessa idea anche Raafat Radwan, presidente del Centro di supporto informativi e decisionale del governo egiziano, secondo cui gli arabi devono compiere “un balzo tecnologico” senza perdere tempo, perché non possono rimanere indietro rispetto al procedere delle nazioni occidentali.
“Ci sono solo 3,5 milioni di utenti internet nei paesi arabi – ha spiegato Fuad Shaker, segretario generale dell’Unione delle banche arabe – contro una popolazione internet mondiale di 275 milioni di utenti. Questo va comparato con i 94,2 milioni di utenti internet americani e i 23,1 in Europa occidentale”. “Il commercio elettronico – ha aggiunto Khlaed Abu Ismail, a capo dell’Unione generale delle Camere di commercio arabe – nel mondo arabo raggiunge i 40 milioni di dollari, ovvero lo 0,01 per cento del totale”.
Un’altra visione del gap tecnologico l’ha offerta il ministro del Consiglio di supporto dell’Arabia Saudita, Ishan Bu-Hulaiga, secondo cui occorre “un approccio strategico all’IT” da parte dei paesi arabi. “Israele – ha detto – ha compiuto importanti passi in avanti nell’IT grazie alle proprie strette relazioni con gli immigranti americani e russi”.
Al centro delle speranze di un nuovo approccio da parte del mondo arabo è anche la Arab Communication Technology Organization, una struttura nata su insistenze della Tunisia lo scorso 30 ottobre che dovrà dare maggiore rilievo allo sviluppo delle infrastrutture IT come motore dell’economia. Una struttura che in queste ore viene applaudita dai rappresentanti del mondo arabo. D’altra parte secondo uno degli artefici dell’Organization, il ministro per l’information technology in Tunisia, Ahmad Mahjoub, “al mondo arabo non mancano né le capacità né i mezzi economici per mettersi al passo con l’occidente. E c’è anche la volontà politica. Tutto quello che rimane da fare è produrre una legislazione che porti ad un partnerariato IT arabo”.