Longmont (USA) – InPhase Technologies , che da anni è impegnata nello sviluppo della propria tecnologia di archiviazione olografica Tapestry , ha annunciato di aver raggiunto una densità di memorizzazione record pari a 515 gigabit per pollice quadrato : quasi cinque volte superiore a quella degli hard disk oggi sul mercato.
Il nuovo traguardo di InPhase apre la strada a dischi ottici olografici capaci di memorizzare diversi terabyte di dati , dati che potranno essere letti e scritti alla velocità di 20 MB/s . La prima generazione di questi dischi, che dovrebbero arrivare sul mercato verso la fine dell’anno, avrà la stessa dimensione di un DVD e una capacità di 300 GB, ovvero sei volte superiore a quella di un disco Blu-ray a doppio layer. Entro i prossimi 5 anni l’azienda conta di introdurre sul mercato supporti olografici con capacità fino a 1,6 TB.
InPhase venne fondata quattro anni or sono da Lucent Technologies come divisione di ricerca autonoma dei Bell Labs. L’obiettivo dichiarato della società è quello di portare per prima sul mercato un sistema completo di archiviazione basato sulla tecnologia olografica.
I dischi progettati da InPhase possono essere letti e scritti per mezzo di una tecnica, chiamata Tapestry , messa a punto dalla stessa società: qui l’ologramma, formato da una o più matrici di bit, si forma dall’intersezione di due raggi laser, una di riferimento e una di modulazione (che contiene i dati), originati da un singolo raggio di partenza.
Soprattutto a causa del loro elevato costo, i dischi olografici verranno inizialmente proposti come alternativa ai sistemi di backup aziendali basati su nastri magnetici. Rispetto a questi ultimi, i media olografici promettono un accesso ai dati estremamente più veloce : velocità che dovrebbe facilmente battere anche quelle dei sistemi ottici tradizionali.
Un’altra società, Optware , aveva annunciato negli scorsi anni lo sviluppo di dischi olografici con capacità compresa tra i 200 e i 300 GB.