Più vicino il Codice dell'Amministrazione Digitale

Più vicino il Codice dell'Amministrazione Digitale

Ieri a Roma cerimonia di presentazione del Codice che può trasformare il rapporto tra PA e cittadini e rendere più efficiente la cosa pubblica. Parlano Ciampi e Stanca
Ieri a Roma cerimonia di presentazione del Codice che può trasformare il rapporto tra PA e cittadini e rendere più efficiente la cosa pubblica. Parlano Ciampi e Stanca


Roma – Ci si avvicina ad ampi passi al varo di quella che è stata definita una rivoluzione per la pubblica amministrazione grazie alle tecnologie dell’informazione. Ieri a Roma il ministro all’Innovazione Lucio Stanca ha presentato il Codice dell’Amministrazione Digitale che, come si ricorderà, è stato varato dal Governo lo scorso novembre.

Molte le novità destinate ad interessare la vita dei cittadini (vedi qui i dettagli), dal dialogo tra i database delle amministrazioni pubbliche alla riorganizzazione dei siti internet della PA, dall’obbligo dell’uso dell’email all’interno della PA a quello della via telematica per transazioni e pagamenti. Il tutto condito dal riconoscimento del valore probatorio del documento informatico e dalle nuove procedure di archiviazione su supporto informatico e altro ancora.

In un messaggio a Stanca, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha parlato di una “opportunità importante di cambiamento anche nei sistemi di comunicazione tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Una opportunità che risponde agli obiettivi di rendere l’azione delle amministrazioni efficace ed efficiente”.

Secondo Ciampi il codice “dimostra i risultati raggiunti nell’uso delle nuove tecnologie da parte delle amministrazioni pubbliche ma è anche una occasione di riflessione sugli ulteriori obiettivi. Reti telematiche, informatizzazione e internet stanno imponendo un cambiamento radicale nella concezione del tempo e dello spazio, rivoluzionando i sistemi di comunicazione fra cittadini, imprese e pubblica amministrazione”. Per Ciampi il Codice rappresenta una “cornice normativa del processo in atto” e “riconosce una nuova categoria di diritti” mentre “garantisce una partecipazione più consapevole del cittadino alla vita democratica”.

Stanca da parte sua ha confermato che entro la fine del mese si dovrebbe arrivare all’approvazione definitiva del Codice, oggi all’esame del Consiglio di Stato e sul quale dovranno esprimere i relativi pareri le Commissioni parlamentari competenti.

Per Stanca, il Codice garantirà un “cambio decisivo di passo e prospettiva alla nostra pubblica amministrazione”. “La semplificazione dei procedimenti amministrativi avviata nei primi anni novanta – ha spiegato – non poteva cogliere appieno il potenziale delle nuove tecnologie digitali che si stavano allora affermando. Oggi, invece, il processo di semplificazione puo’ e deve nascere dall’utilizzo delle nuove tecnologie. Con questo Codice intendiamo costruire un gradino più solido e concentrarci sull’attuazione sistematica dei principi, ancora oggi validi, di quella stagione riformatrice”.

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Pubblicato il
10 feb 2005
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