Se da una parte lo smart working potrebbe ridurre pendolarismo e tratte casa-lavoro legate a riunioni e bollatura quotidiana, dall’altra c’è una crescente necessità di stabilire piani di mobilità sostenibile che portino aziende e PA verso una maggior consapevolezza dell’impatto che i ritmi di lavoro hanno sul tessuto urbano circostante. Di qui l’entrata in vigore dei PSCL (Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro) che i mobility manager aziendali dovranno elaborare entro il 31 dicembre di ogni anno.
La novità nasce con il Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021 firmato dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. L’obiettivo è quello di fornire strumenti di supporto al ministero per la scelta di strategie e investimenti utili a scoraggiare l’uso dei mezzi privati durante gli spostamenti tra casa e luogo di lavoro, arrivando alla definizione di tratte sostenibili in grado di modificare le abitudini delle persone nei grandi centri abitati, alleggerendo il tessuto urbano e rendendo gli spostamenti più comodi e sostenibili.
Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro: domande e risposte
Il progetto è stato approvato nell’estate ma entra di fatto in vigore in queste settimane che anticipano la decorrenza della scadenza del 31 dicembre (sebbene “Ai sensi dell’art 9 del D.I. 179/2021 la data entro cui adottare i PSCL in sede di prima applicazione è il 23 novembre 2021“). Di qui la necessità da parte del Ministero per la Transizione Ecologica di fornire indicazioni ulteriori tanto alle aziende, quanto ai manager interessati.
In questo documento (pdf) sono disponibili le FAQ elaborate per dare maggiori chiarimenti sul tema. Con ogni probabilità solo il 2022 sarà la vera palestra del piano, ma questa prima sperimentazione del 2021 è importante per capire modalità e tipologie di PSCL a cui si va incontro: un appuntamento da non mancare, in ogni caso, poiché sul Piano pende un obbligo di legge vero e proprio.
Va ricordato come l’obbligo di redigere il PSCL ricade sulle aziende nelle quali si soddisfino al tempo stesso le due seguenti condizioni:
- avere più di 100 dipendenti;
- essere ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Al di fuori di questo perimetro, il PSCL non è obbligo, ma facoltà. Le FAQ determinano precisamente le metodologie di calcolo per comprendere se si ricada all’interno dell’area di obbligo e come si possa formulare il piano