Il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha pubblicato il bando per il Piano Italia a 1 Giga. Gli operatori interessati possono presentare le offerte fino al 16 marzo 2022. L’obiettivo del governo è portare una connessione a banda ultralarga (1 Gbps in download e 200 Mbps in upload) a circa 7 milioni di abitazioni entro il 2026, utilizzando i circa 3,7 miliardi di euro previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Piano Italia 1 Giga: bando pubblicato
Il bando è uno degli interventi programmati con la “Strategia Italiana per la Banda Ultralarga – Verso la Gigabit Society” approvata il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la Transizione Digitale. Il Piano italia a 1 Giga è stato invece approvato il 27 luglio 2021.
In due fasi (30 aprile-5 giugno e 13 ottobre-15 novembre 2021) è stata effettuata la mappatura su tutto il territorio nazionale per identificare il numero dei civici che non verranno raggiunti da connessioni con velocità di almeno 300 Mbps in download attraverso investimenti degli operatori privati. Successivamente sono state avviate due consultazioni pubbliche (6 agosto-15 settembre e 24 novembre-24 dicembre 2021).
Il piano è stato inviato alla Commissione europea l’8 novembre 2021 e il 10 gennaio 2022 è arrivata l’autorizzazione alla pubblicazione del bando. In precedenza (30 novembre 2021), il governo aveva ricevuto il parere di AGCM, mentre AGCOM aveva deliberato (16 dicembre 2021) le linee guida per le condizioni di accesso wholesale.
Il bando di gara, gestita da Infratel, prevede la suddivisione dei numeri civici in 15 aree geografiche (lotti). Gli operatori interessati possono presentare le offerte (entro le ore 13 del 16 marzo 2022) per un solo lotto, alcuni o tutti, ma potranno aggiudicarsi un massimo di 8 lotti. Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute, mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico del beneficiario.
L’assegnazione dei lotti verrà effettuata in base a specifici criteri, tra cui offerta economica, caratteristiche delle reti e assunzione del personale. I lavori dovranno terminare il 30 giugno 2026. Sono previste penali in caso di mancata copertura dei numeri civici e ritardo dei tempi di realizzazione dei lavori.