Dalla mossa di Jeff Bezos ai milioni del facoltoso founder di eBay Pierre Omidyar, già legato a diversi progetti (online e offline) per la promozione dei principi di trasparenza e coinvolgimento diretto dell’opinione pubblica nel lavoro giornalistico. Interessato all’acquisto del Washington Post – poi finito sotto il controllo del CEO di Amazon – Omidyar ha intenzione di spendere una cifra simile (circa 250 milioni di dollari) per finanziare le attività di startup di un giornalista ormai celebre in tutto il mondo.
Dopo aver collaborato per il sito statunitense Salon , Glenn Greenwald era arrivato alla redazione del quotidiano britannico The Guardian nel 2012, prima di conquistare la fama internazionale con la pubblicazione delle rivelazioni della talpa Edward Snowden sulle attività di sorveglianza adottate dalla statunitense National Security Agency (NSA). Tra blog e cinguettii su Twitter, Greenwald è diventato a tutti gli effetti il giornalista responsabile dello scoperchiamento del vaso di Pandora del programma noto come PRISM.
“La decisione di lasciare non è stata facile, ma mi è stata presentata un’opportunità per la mia carriera che nessun giornalista avrebbe potuto rifiutare – si legge ora in una breve lettera inviata dallo stesso Greenwald per comunicare le sue dimissioni dalla redazione del Guardian – A causa del fatto che la notizia è trapelata prima di quando avremmo voluto, non sono in grado ora di fornire tutti i dettagli di questa nuova avventura, ma li comunicheremo presto”.
La nuova avventura di Greenwald sarà dunque sponsorizzata da Omidyar, che non ha voluto rivelare alcun dettaglio sul progetto – un sito d’informazione? – ideato dal giornalista statunitense. A bordo dovrebbe salire anche Laura Poitras, regista di documentari che è riuscita a mettere in contatto lo stesso Greenwald con Edward Snowden. Nelle vaghe dichiarazioni del founder di eBay, il progetto dovrebbe portare alla nascita di una importante realtà nei media digitali.
Mauro Vecchio