Pillole di Palladium in un kit

Pillole di Palladium in un kit

Microsoft intende rilasciare in autunno un kit software con cui gli sviluppatori potranno iniziare a prendere dimestichezza con il codice di Palladium, uno dei componenti alla base di Longhorn
Microsoft intende rilasciare in autunno un kit software con cui gli sviluppatori potranno iniziare a prendere dimestichezza con il codice di Palladium, uno dei componenti alla base di Longhorn


Redmond (USA) – Durante l’edizione di ottobre della Microsoft Professional Developers Conference, il big di Redmond rilascerà una prima versione preliminare di un kit per sviluppatori per la sua tecnologia di sicurezza Next-Generation Secure Computing Base (NGSCB), nome in codice Palladium.

Microsoft ha spiegato che il kit darà agli sviluppatori la capacità di lavorare con il codice che sta alla base della piattaforma NGSBC e prendere così confidenza con una tecnologia che sarà parte integrante di Longhorn, la prossima versione di Windows attesa per il 2005.

Il kit conterrà, secondo il gigante del software, una versione “base e molto preliminare” di API che “funzioneranno con i linguaggi di programmazione standard”.

Come noto, per funzionare NGSBC richiederà l’apporto di alcune modifiche all’architettura hardware dei PC, fra cui quella dei processori: Intel e AMD sono stati fra i primi produttori di CPU ad annunciare il supporto di Palladium nei loro futuri prodotti.

Microsoft ha ribadito il fatto che NGSBC potrà essere attivato e disattivato a piacere dall’utente: un’icona segnalerà la modalità operativa – sicura o non sicura – scelta dall’utente per far girare un’applicazione. Il big di Redmond ha tuttavia precisato che in futuro i software scritti per sfruttare questa tecnologia potrebbero rifiutarsi di girare con le funzionalità di sicurezza disabilitate.

Mario Juarez, group product manager di Microsoft per la tecnologia NGSBC, ha spiegato che la prima versione di Palladium non sarà in grado di supportare le interfacce grafiche né applicazioni video: il motivo, secondo Juarez, è che anche i chip delle schede grafiche dovranno essere modificati affinché possano garantire una robusta sicurezza per le applicazioni.

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Pubblicato il
23 giu 2003
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