Numerose scuole d’arte di Berlino stanno migrando a Linux .
L’ IT service che si occupa degli istituti artistici Hanns Eisler , Ernst Busch e Berlin-Weissensee sta portando avanti da 18 mesi un progetto di riforma del sistema informatico utilizzato, sostituendo i software proprietari con alternative open.
Hanno fatto di necessità virtù: non avendo risorse sufficienti per comprare le licenze necessarie ad aggiornarsi a Windows Vista o pensare a Windows 7, hanno colto l’occasione per passare al software libero ed open source.
Pur mantenendo programmi familiari agli studenti e ai professori utenti, da giugno il sistema operativo diventerà Ubuntu ed i server useranno Debian . Tutti i soldi risparmiati saranno utilizzati per l’insegnamento.
Inoltre i tecnici delle università stanno sviluppando un software indipendente ad hoc per organizzare gli insegnamenti ed i contratti di lavoro: il programma sarà divulgato con una licenza GPLv3.
Anche in Italia alcune amministrazioni locali hanno manifestato l’intenzione di passare al software libero. Già dal 2007 la provincia autonoma di Bolzano ha adottato standard aperti. Emilia Romagna, Toscana e Umbria hanno approvato una legge sull’uso del software libero, mentre sono in via di approvazione normative analoghe in Friuli, Lombardia e Sardegna . ( C.T. )