C’è chi non ha risparmiato le critiche più ironiche: Nick Mason, celebre batterista dei Pink Floyd, potrebbe aver esaurito i fondi per la sua collezione di auto da corsa. Il denaro sarebbe dunque alla base dell’improvvisa riappacificazione tra il leggendario gruppo britannico e la loro storica etichetta, la EMI.
Una tregua confermata da un comunicato stampa molto vago, con cui è stato annunciato un nuovo accordo tra “una delle band più popolari del pianeta” e l’etichetta discografica d’Albione. Una stretta di mano che durerà altri cinque anni, con EMI Music che continuerà a distribuire il vasto catalogo dei Pink Floyd .
Secondo gli scarsi dettagli della tregua , qualsiasi disputa legale tra la band e l’etichetta verrà risolta. Un particolare paragrafo del contratto con EMI aveva fatto esplodere il contenzioso: la label non poteva vendere tracce in porzioni singole, sia che si trattasse di un mercato per supporti fissi che di un contesto come quello online .
E un giudice britannico aveva anche dato ragione a Waters e soci: la vendita di canzoni spacchettate avrebbe rovinato l’integrità artistica di opere come The Dark Side of the Moon o The Wall . Pare ora che EMI possa continuare a vendere brani in formato singolo, alla faccia dell’integrità artistica.
Mauro Vecchio