I ricercatori della Cornell University e dell’Università di Chicago hanno creato un “gripper” robotico, una pinza meccanica in grado di afferrare oggetti e lanciarli in maniera precisa verso un obiettivo prefissato.
Piuttosto che cercare in tutti i modi di imitare la complessa struttura delle braccia e degli arti umani, i ricercatori statunitensi hanno preferito seguire un approccio molto più semplice montando (all’estremità del robo-braccio) una “massa di materiale granulare chiuso in una membrana elastica”.
Questo palloncino ripieno di sabbia funziona ad aria, stringendo la morsa sugli oggetti e “sparandoli” quando l’aria viene rispettivamente tolta e reimmessa nel braccio. Il team di ricercatori pianifica ora di usare i fondi del finanziamento fornito da DARPA per raffinare ulteriormente il robo-braccio.
Chi invece ha cercato di imitare il funzionamento delle singole dita di una mano umana è stato Max Shepherd , che in un video su YouTube ha mostrato al mondo la sua “creazione”: un intricato miscuglio di cavi, pezzi di plastica e mattoncini Lego che dovrebbe saper “mimare lo spettro completo dei movimenti di una mano umana”.
Alfonso Maruccia