Londra – No, non convince la “trovata” del DERA, l’agenzia di ricerca collegata al ministero della Difesa britannico che nei giorni scorsi ha annunciato “l’antivirus totale”, un sistema che, secondo il DERA, impedirebbe l’autoreplicazione veloce dei virus nelle reti di aziende e enti pubblici.
A parlare, contro il software::Mail, sono alcuni esperti, tra cui quelli di due importanti aziende produttrici di sistemi di sicurezza, Symantec e MessageLabs.
Eric Chien, capo ricercatore dei SARC, i labs antivirus di Symantec, ha affermato che::Mail potrebbe impedire la diffusione di alcuni virus in alcuni enti ma ha sottolineato come “l’approccio” antivirus non sia nuovo. Secondo Chen, se si mette l’utente nelle condizioni di decidere se sia o meno sicuro inviare un messaggio significa aumentare le richieste di assistenza tecnica in moltissimi ambienti di lavoro: “La tecnologia di DERA sembra un normalissimo software di blocco dal modo di fare drastico e non credo che l’utente medio lo adotterebbe”.
Secondo gli esperti di MessageLabs,::Mail potrebbe impedire la diffusione di alcuni virus ma altri, come W32.Magistr, contenenti un mail server interno e auto-sufficiente, non sarebbero minimamente colpiti dal sistema di blocco.
Il DERA ha replicato alle critiche sostenendo che le case antivirus sono le prime a non poter parlare in quanto i loro prodotti hanno fallito contro epidemie clamorose, come quelle di LoveLetter.