Quella che si può vedere in questa immagina non è una normale salsiccia. Questa, infatti, è la salsiccia che mangeremo nel futuro prossimo:
Se in qualche modo ti sembra di assaporarne il gusto e di sentirne il profumo, attenzione: si tratta di riflessi istintivi legati alle esperienze che il nostro cervello ha immagazzinato nel passato, legate ad un prodotto visivamente molto simile, ma che al gusto e all’olfatto potrebbe differenziarsi di molto. Meatable, il gruppo che produrrà queste salsicce, è pronto a promettere una somiglianza estrema rispetto alle salsicce tradizionali ed è su questa ambizione che si misureranno le reali potenzialità immediate del progetto.
Questa salsiccia, infatti, non è stata fatta macellando un animale e lavorandone le carni, ma coltivando le cellule e crescendo il prodotto in laboratorio.
La salsiccia del futuro
L’obiettivo è noto: arrivare ad un modo più sostenibile di pensare, produrre e consumare carne. Una carne che non consumi acqua, una carne che non comporti sofferenze animali, una carne che non nasca in allevamenti intensivi, una carne che possa rispondere alle necessità della salute umana. Molte cose ambiziose, molto diverse tra di loro e spesso troppo poco definite per poter essere affrontate in modo pragmatico: molte finalità racchiuse in una sola mission, quella della tedesca Meatable che in questa salsiccia ha incarnato (è la parola giusta da usare) la propria promessa di arrivare in tempi brevi sul mercato.
HUGE NEWS – Excited to reveal our first ever ready-for-tasting product – Meatable’s #CultivatedPork sausage! With the same structure, texture and pork flavour that customers love. A huge breakthrough in reaching our mission. https://t.co/9qHBbOGfQx pic.twitter.com/9WjKPBFvFS
— Meatable (@itsmeatable) July 20, 2022
La salsiccia di Meatable potrebbe essere pronta entro il 2025 (“se non prima”) e si porta appresso anni di ricerca per arrivare ad avere una produzione in grado di sfamare in modo sostenibile la crescente popolazione mondiale. Sono molti i driver che l’azienda può cavalcare per arrivare al successo – la scienza, al netto dei tempi necessari, raggiunge quasi sempre i propri obiettivi: la sostenibilità dei consumi, la necessità di risparmiare l’acqua utilizzata negli allevamenti, un rapporto più etico con la fauna, un miglior consumo del suolo, minori emissioni nell’ambiente (molte delle quali provenienti naturalmente proprio dagli allevamenti), una produzione programmabile di cibo laddove maggiore sia il bisogno.
Meatable sente che il momento è ormai vicino:
Questo è un momento davvero emozionante per tutto il nostro team. Poter vedere e cucinare le nostre salsicce per la prima volta è stata una esperienza incredibile. […] Una cosa esaltante perché sappiamo che il nostro duro lavoro negli ultimi quattro anni ha avuto successo nel creare una vera salsiccia di carne che sia indistinguibile dalle tradizionali salsicce di maiale. Crediamo che coltivare carne sia il futuro del cibo, carne che soddisfi l’appetito nel mondo, ma con un processo che non arrechi danni al pianeta o agli animali.
Krijn de Nood, CEO Meatable
Insomma, non resta che l’ultimo fondamentale sfida: l’assaggio. Solo una salsiccia che sappia sfidare davvero il gusto di quelle tradizionali potrà raggiungere lo scopo e rompere quel muro di resistenza che inevitabilmente sarà eretto a difesa dell’esistente e contro le ambizioni del nuovo. L’idea di affrontare la sfida attraverso un derivato come la salsiccia è un modo intelligente di approcciare il problema poiché si possono mascherare fragilità che su una bistecca non si potrebbero dissimulare.
Rivoluzione in itinere
Chiunque può comprare ogni giorno salsiccia su Amazon, ma in questo caso la novità non sta nella digitalizzazione della vendita, quanto nella ben più rivoluzionaria industrializzazione della produzione. Non sarà un processo semplice e la fase di transizione (che vedrà probabilmente affiancate le due realtà per lungo tempo) non sarà scevra di grandi battaglie politiche, lobby pronte a polarizzare l’opinione pubblica e ricerche di ogni tipo pronte a dimostrare le più opposte convinzioni. La carne è infatti il più antico cibo dell’uomo e si porta appresso un retaggio culturale profondamente intrecciato alla natura stessa delle popolazioni; una carne coltivata ne può essere evoluzione soltanto nella misura in cui si dimostrerà migliore in tutto e per tutto, senza “se” e senza “ma”.
Prima di allora – perché in ogni caso si arriverà entro breve a questo scontro di opinioni – occorre prepararsi ad una ridefinizione di canoni e categorie: lo stesso essere vegetariani può perdere di significato nel momento in cui la carne non è più carne, ma proteina saporita senza danni alla salute e senza sangue che scorre. Ma sarà un processo nel quale anche le nuove proposte dovranno passare al vaglio di un approfondito debunking, poiché non basterà sbandierare la sostenibilità per conquistare un mercato fatto di resistenze: le rivoluzioni sono tali quando mettono insieme ideali e risultati, in un connubio che regala vantaggi a tutti gli attori ed archivia gli sconfitti tra gli effetti collaterali del cambiamento.
Quel che Meatable mette in tavola non è soltanto una salsiccia: è una possibile rivoluzione culturale profonda quanto secoli di ricette, sapori, storie, folklore, paesaggi, economia e società rurali. Come in “Piovono polpette”, si partirà da una tempesta.