Era già successo la scorsa settimana, ma stavolta il danno collaterale è stato maggiore. Ieri è stato inserito un indirizzo IP sulla piattaforma Piracy Shield e gli ISP (Internet Service Provider) italiani hanno prontamente eseguito il blocco entro i 30 minuti previsti. Purtroppo apparteneva ad una CDN di Cloudflare, quindi sono finiti offline numerosi siti legittimi.
Piracy Shield poco efficace
Come specifica DDay.it, alle ore 16:15 di ieri pomeriggio è stato segnalato l’indirizzo IP 188.114.97.7 sulla piattaforma Piracy Shield. Chi ha creato il ticket corrispondente non ha verificato che, essendo di una CDN di Cloudflare, lo stesso indirizzo IP era condiviso da molti siti legittimi, oltre che da quello pirata.
La conferma arriva dal proprietario di un sito che ha pubblicato su X lo screenshot del messaggio visualizzato sulla pagina.
Il mio sito web dietro cloudflare (IP 188.114.97.7) da qualche minuto ha problemi di raggiungibilità dall'italia.
Ottimo lavoro!@AGCOMunica @Digital_Day @Monitorapa @Cloudflare pic.twitter.com/c0mNP1DtZs
— Andrea Mennillo (@handymenny) February 24, 2024
Un altro sito bloccato è quello dell’A.Vo.C. (Associazione Volontari del Carcere) di Bologna. Alcuni di essi sono tornati online, grazie ad un sistema di protezione implementato da Cloudflare. Qualche ora dopo, l’indirizzo IP 188.114.97.7 è stato rimosso da Piracy Shield, quindi tutti i siti sono nuovamente attivi.
Quanto accaduto dimostra che la piattaforma causa evidenti danni collaterali. Chi segnala un indirizzo IP deve sempre allegare le prove documentali che un sito trasmette contenuti pirata, ma per impedire l’accesso allo streaming illegale si possono bloccare anche decine o centinaia di siti legittimi.
Nella pagina relativa ai provvedimenti di inibizione, allestita da AGCOM, viene indicato il numero degli indirizzi IP bloccati (tra l’altro anche in ritardo, visto che l’ultimo aggiornamento è del 18 febbraio), non i singoli indirizzi IP. Quindi è quasi impossibile presentare un reclamo, come specificato nella stessa pagina.
Inoltre, quando un indirizzo IP viene rimosso dalla piattaforma (in quando bloccato per errore), risulta difficile risalire al segnalatore che, teoricamente, potrebbe essere denunciato per danni. A titolo di cronaca, il sito pirata ha cambiato indirizzo IP e funziona senza problemi.