A distanza di un anno dall’attivazione, Lega Serie A, Lega Serie B e FAPAV hanno fornito alcuni risultati su Piracy Shield durante un incontro avvenuto nella sede della Lega Serie A in via Rossellini a Milano. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente approvato una delibera che estende l’uso della piattaforma ad altri contenuti pirata, tra cui film e serie TV.
Bloccati 30.000 siti in 10 mesi
Piracy Shield è entrata in funzione il 1 febbraio 2024. La piattaforma viene utilizzata dai titolari dei diritti per segnalare indirizzi IP e nomi di dominio dei siti che permettono la visione di eventi sportivi, evitando il pagamento di un regolare abbonamento. Gli ISP devono bloccare l’accesso ai siti entro 30 minuti per non incorrere in sanzioni, come previsto dalla legge n. 93 del 14 luglio 2023 (entrata in vigore l’8 agosto 2023).
In base a dati forniti da AGCOM sono stati bloccati 30.000 siti pirata in 10 mesi di funzionamento della piattaforma (quindi fino a dicembre 2024). Lega Serie A, Lega Serie B e FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) hanno evidenziato i risultati positivi ottenuti, in particolare la tempestività di intervento. Non sono stati però citati gli errori causati dalla piattaforma (anche se in numero limitato), come il blocco di Google Drive.
Nel comunicato stampa sono evidenziate inoltre le operazioni di contrasto alla pirateria effettuate delle forze dell’ordine che hanno recentemente portato all’arresto di 11 persone e alla chiusura di oltre 2.500 canali usati per la trasmissione illegale di contenuti sportivi con un giro d’affari mensile pari a 250 milioni di euro.
Il prossimo passo è completare l’applicazione della legge attraverso l’imposizione di sanzioni e pene: multe da 150 a 5.000 euro per gli “abbonati” e multe da 2.500 a 15.000 euro per chi offre contenuti pirata, oltre alla reclusione da 6 mesi a 3 anni.