Piracy Shield: Ministro Urso chiede collaborazione

Piracy Shield: Ministro Urso chiede collaborazione

Il Ministro Adolfo Urso ha dichiarato che gli operatori devono iscriversi alla piattaforma e comunicare una whitelist per evitare blocchi sbagliati.
Piracy Shield: Ministro Urso chiede collaborazione
Il Ministro Adolfo Urso ha dichiarato che gli operatori devono iscriversi alla piattaforma e comunicare una whitelist per evitare blocchi sbagliati.

Come anticipato nel fine settimana, la deputata di Azione Giulia Pastorella ha presentato un’interrogazione a risposta immediata al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in merito al funzionamento della piattaforma Piracy Shield, dopo il blocco di un dominio usato da Google Drive. Sull’argomento è intervenuto anche Antonio Caso, Capogruppo M5S in Commissione Cultura.

Google deve collaborare e fornire la whitelist

Nell’interrogazione della deputata di Azione sono descritti gli eventi del 19 ottobre. A causa di un’errata segnalazione è stato parzialmente interrotto il funzionamento di Google Drive (il download dei file, ndr), il servizio di cloud storage più usato in Italia. Questo tipo di problema si presenterà più spesso dopo l’approvazione della legge n. 143 del 7 ottobre, in quanto i titolari dei diritti potranno chiedere il blocco di indirizzi IP condivisi.

La deputata ha chiesto quindi al Ministro quali iniziative intenda adottare per evitare che Piracy Shield continui a sospendere servizi estranei ad attività illecite. Questo è un estratto della risposta del Ministro che si può ascoltare nel seguente video a partire dal minuto 55:30.

Gli eventuali disservizi che si sono verificati si potranno ridurre quanto più gli operatori iscritti alla piattaforma contribuiranno a inserire nella whitelist i servizi legittimi per evitare che vengano erroneamente colpiti.

La deputata ha replicato evidenziando che l’errore del 19 ottobre non deve essere scaricato su Google, in quanto non ha comunicato la whitelist (era comunque chiaro che il dominio drive.usercontent.google.com non c’entra nulla con la pirateria). Se questa è l’unica soluzione proposta dal governo, Piracy Shield deve essere chiusa.

Anche la Lega Serie A ha sottolineato la mancanza di collaborazione e potrebbe denunciare Google per inadempienza. Sull’argomento è intervenuto anche Antonio Caso, Capogruppo M5S in Commissione Cultura:

Abbiamo chiesto un’informativa urgente al Ministro Urso riguardo la grave situazione creatasi con la piattaforma Piracy Shield. Le misure adottate dal governo per combattere il “pezzotto” rivelano una totale mancanza di comprensione del problema. Già da tempo avevamo ampiamente previsto le conseguenze dello loro scelte che, pur di assecondare le pressioni della Lega Calcio, mettono a rischio attività lecite, la libertà di Internet e paradossalmente la stessa lotta alla pirateria, rischiando di sovraccaricare le procure. Per mesi abbiamo chiesto di audire l’AGCOM, ancor prima delle modifiche apportate tramite il decreto Omnibus. Perché il blocco di un dominio di Google Drive dei giorni scorsi è solo uno di una serie di servizi bloccati che nulla hanno a che fare con la pirateria. Vista l’approssimazione, ci aspettiamo che magari da un momento all’altro possa essere bloccato un servizio cruciale per i nostri trasporti o per la sanità. È essenziale che il Ministro venga in Aula a rispondere su queste questioni. Non possiamo più tollerare una situazione del genere.

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Pubblicato il
23 ott 2024
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