Roma – A Tan Soo Leong è andata davvero male. Dopo aver gestito il suo sito taiwanese movie88.com in cui offriva a prezzi stracciati il download di film di grande richiamo, aveva provato la via iraniana con film88.com. Entrambi i siti, però, sono stati chiusi dalle autorità e ora, dopo un lungo inseguimento giudiziario, Leong è costretto a fare i conti.
Un tribunale federale americano, al quale si erano rivolti gli studios della Motion Picture Association of America (MPAA) , ha infatti stabilito che l’uomo di origini malesi dovrà compensare Hollywood di 23,8 milioni di dollari.
Il giudice ha riconosciuto dunque la validità delle accuse rivolte dalle major, secondo cui, negli anni, avrebbero avuto accesso ai siti abusivi e non autorizzati di Leong molte migliaia, forse centinaia di migliaia, di utenti internet. Stime difficili a farsi ma che hanno convinto il tribunale ad irrogare una sanzione la cui pesantezza ha ben pochi precedenti.
La storia di Leong e dei suoi siti è assai curiosa. Nel periodo in cui film88.com era gestito su server olandesi , nei primi mesi del 2002, Leong sulla propria home page dichiarava: “Non siamo pirati. Abbiamo proposto alle majors di Hollywood di dar loro fino al 30 per cento delle somme che introitiamo per il noleggio, come compensazione per il copyright. È una cifra notevole, ma riteniamo che sia un giusto equilibrio tra innovazione e diritti d’autore”.
Ogni film scaricato dai siti di Leong costava un dollaro.