FAPAV (Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) ha pubblicato i risultati dell’indagine sul fenomeno della pirateria audiovisiva e sportiva, effettuata da Ipsos, in occasione dell’evento “Stati Generali della lotta alla pirateria tra legalità, sicurezza e intelligenza artificiale. Industrie dei contenuti, consumi culturali e comportamenti illeciti”. I dati confermano un incremento degli atti illeciti rispetto al 2021, in particolare quelli relativi agli eventi sportivi live.
Aumenta la pirateria sportiva
In base all’indagine, nel 2022 sono stati commessi 345 milioni di atti illeciti con un aumento di 30 milioni rispetto al 2021. Quelli più piratati in assoluto sono i film (35%). Seguono serie/fiction (30%), programmi TV (23%) e sport live (12%). L’incremento maggiore rispetto al 2021 è stato registrato per gli eventi sportivi live (+26%), seguiti da programmi TV (+20%) e serie/fiction (+15%).
Per quanto riguarda invece la modalità di fruizione, al primo posto c’è ovviamente la pirateria digitale (39%), seguita dalla pirateria indiretta (12%) e dalla pirateria fisica (9%). FAPAV considera pirateria indiretta il prestito di copie fisiche o digitali e la visione da amici.
In base all’indagine, l’81% dei pirati è consapevole di aver commesso un reato, ma solo il 55% ritiene che possa essere scoperto e punito. Il 40% dei pirati ha incontrato un sito oscurato e il 49% di essi ha deciso di sottoscrivere un abbonamento. I pirati hanno principalmente un’età inferiore a 35 anni (39%) e un livello di istruzione elevato (21% di laureati).
In base alla proposta di legge sul contrasto alla pirateria online, approvata dalla Camera a fine marzo, AGCOM potrà imporre agli ISP il blocco dello streaming illegale entro 30 minuti. Nonostante le proteste di AIIP, il testo è stato approvato anche dalle commissioni Giustizia e Comunicazioni del Senato, senza modifiche. La proposta di legge verrà ora discussa in Aula.