Pirateria, fermato il pezzotto The Net con 500 mila utenti

Pirateria, fermato il pezzotto The Net con 500 mila utenti

La Guardia di Finanza ha fermato le trasmissioni di un pezzotto collegato ad una rete di oltre 500 mila utenti: 20 indagati e giro d'affari da 60 milioni.
Pirateria, fermato il pezzotto The Net con 500 mila utenti
La Guardia di Finanza ha fermato le trasmissioni di un pezzotto collegato ad una rete di oltre 500 mila utenti: 20 indagati e giro d'affari da 60 milioni.

Un blitz del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza ha portato alla disattivazione di un sistema di diffusione illegale dei palinsesti delle principali Pay TV. La struttura, denominata “Cybergroup“, aveva in dote ben 500 mila clienti: l’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Milano ed ha portato all’avviso di garanzia a 20 persone per violazione della legge sul diritto d’autore.

Guardia di Finanza: operazione The Net

I calcoli sono presto fatti: 500 mila utenti che pagano il cosiddetto pezzotto 10 euro al mese significano un giro d’affari da 60 milioni di euro: trattasi di cifre esorbitanti, alle quali si aggiunge il danno comminato al sistema televisivo ed ai detentori dei diritti tv di film, eventi sportivi e altro ancora.

L’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e condotta dalla Guardia di Finanza, a cui vanno il nostro plauso e ringraziamento per il costante lavoro svolto a tutela dei contenuti audiovisivi, ha portato allo smantellamento di una complessa rete criminale operante a livello nazionale e dedita alla diffusione illegale e vendita di abbonamenti pirata per la fruizione di contenuti televisivi. Ancora una volta operazioni di questo tipo consentono di rivelare le reali dimensioni della pirateria audiovisiva, un fenomeno ancora troppo sottovalutato dall’opinione pubblica ma che in realtà è gestito da veri e propri criminali informatici. Soprattutto in un momento così difficile come quello attuale per l’industria audiovisiva, a causa della pandemia, le operazioni di contrasto sono ancora più decisive per sostenere la fase di ripartenza.

Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV

L’operazione “The net” era iniziata già nel 2020, portando alla scoperta di un fenomeno che soltanto ora si è riusciti a fermare interrompendo le trasmissioni via IPTV. Specifiche perquisizioni sono state portate avanti in Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Calabria, ma il responsabile primo sarebbe ormai residente a Dubai. La sua posizione è tuttavia centrale ed aver identificato la ramificazione dell’organizzazione ha consentito di arrivare al blocco dei server ed all’interruzione delle trasmissioni. Ora anche per i clienti si prefigura la possibilità di una sanzione.

Sky, parte lesa in questa vicenda, ha ringraziato la Guardia di Finanza per l’impegno e per l’importante risultato conseguito: “La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di Sky nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l’operazione di oggi, l’ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale. La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali“.

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Pubblicato il
26 gen 2022
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