La pirateria in Russia, dalla grande criminalità fino al business di siti chiacchierati come Allofmp3.com , sarà oggetto di una guerra senza quartiere: a prometterlo è il capo del Cremlino Vladimir Putin, alle prese con difficilissimi negoziati per ottenere l’accesso del proprio paese al WTO , l’organizzazione mondiale del Commercio.
A bloccare l’ingresso della Russia nel WTO sono molti elementi e tra questi per lungo tempo si è collocata proprio la pirateria, sia quella offline che quella online. A fermare la Russia nell’importante riunione di ieri sono stati gli Stati Uniti, secondo cui rimangono troppi i punti da chiarire su importazioni ed esportazioni per consentire il via libera. Ma il rappresentante americano ai colloqui, Susan Schwab, ha già dichiarato che “la questione pirateria è risolta e non è più un punto all’ordine del giorno dei negoziati”. Sebbene questi abbiano subito uno stop, la dichiarazione di Schwab va letta come un’accettazione dei progetti di Putin di adeguarsi agli standard occidentali di lotta alla contraffazione, compresa quella digitale. Il che suona come una campana a morto per Allofmp3 e i numerosi siti simili, specializzati nella vendita via internet in tutto il mondo di musica occidentale a prezzi stracciati.
A segnalare come per le grandi potenze, Russia compresa, debellare la pirateria sia un obiettivo fondamentale è arrivata nelle scorse ore una significativa dichiarazione del G8 , il “club” dei paesi più industrializzati che comprende Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Giappone oltre che, come membro aggiunto, proprio la Russia.
Nella dichiarazione si afferma come la lotta alla contraffazione sia un must sia per combattere la grande malavita che per garantire uno sviluppo equilibrato dell’economia internazionale, che vive di innovazione e sviluppo, oltreché per tutelare la sicurezza dei consumatori. Una lotta – afferma il G8 – che richiede una collaborazione internazionale di primo piano e che coinvolga tutte le maggiori strutture economiche e commerciali internazionali.
La sensibilizzazione del pubblico e la possibilità di ricorrere alle vie legali per tutelare opere, prodotti e via dicendo passerà anche attraverso la realizzazione di siti internet che in ciascun paese forniranno assistenza tecnica. Ad esempio “essi elencheranno alle imprese e ai singoli le informazioni su cosa possono fare per garantire e far valere le proprietà intellettuali”. I siti serviranno anche a far conoscere i danni alla sicurezza, alla salute e all’economia causati dalla contraffazione.