“L’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005; n. 155, e successive modificazioni, è abrogato”. Recita così il primo comma dell’articolo 3 del disegno di legge n. 2494 , presentato al Senato della Repubblica in data 13 dicembre 2010.
Un articolo intitolato accesso ad Internet attraverso tecnologia senza fili , che ha come scopo primario l’abrogazione del contestato articolo 7 del cosiddetto Decreto Pisanu . Ovvero della legge che obbliga gli utenti del Belpaese ad identificarsi con un documento per poter navigare da un Internet point o una caffetteria.
Il nuovo disegno di legge – controfirmato in primis dal ministro degli Interni Roberto Maroni – ha incluso “appesantimenti burocratici dovuti a fotocopiature e archiviazioni dei documenti degli utenti” tra quei fattori “fortemente penalizzanti per lo sviluppo delle nuove tecnologie e degli strumenti del web”.
Per poi riportare quanto più volte evidenziato: “in nessun paese occidentale è prevista una normativa tanto rigorosa sull’accesso alle reti Internet, e soprattutto al WiFi”. C’è chi ha però sottolineato come il disegno di legge n. 2494 possa difficilmente completare il suo iter prima della fine dell’anno .
Il timore a questo punto è che eccessive lungaggini procedurali possano gettare la futura liberalizzazione del WiFi in una sorta di limbo. Vari disegni di legge verranno presentati in Camera e Senato nella “prospettiva di pervenire ad un giusto equilibrio tra la libertà di comunicazione, lo sviluppo della new economy e idonei standard di sicurezza”.
Mauro Vecchio