Qualche intoppo al lancio per i nuovi smartphone top di gamma a marchio Google: nelle scorse settimane si è parlato di un non meglio precisato bug relativo all’esecuzione delle applicazioni in background per Pixel 3 e Pixel 3 XL, che in modo improvviso e del tutto inaspettato interrompe ad esempio la riproduzione della musica. Un altro, già risolto, non consentiva invece di salvare correttamente le immagini scattate con il modulo fotografico.
Pixel 3: il problema della RAM
Entrambi i comportamenti anomali sembrano poter essere ricondotti a un qualche tipo di problema legato alla RAM. Se come già detto quello della fotocamera ha ricevuto immediatamente un fix, per l’altro la patch correttiva è in fase di realizzazione e verrà distribuita agli utenti entro le prossime settimane. A renderlo noto un portavoce del gruppo di Mountain View, intervenuto sulle pagine del sito 9to5Google, senza però diffondere informazioni precise sulle tempistiche né sulla causa del malfunzionamento. Si parla solo di un update che “impedirà la chiusura inattesa delle app in background”.
Sarà dunque sufficiente un intervento di natura software, mediante aggiornamento, per porre rimedio alla situazione. In molti hanno puntato il dito nei confronti di un quantitativo di RAM, 4 GB, ritenuto non all’altezza di quello integrato dai competitor nella fascia alta del mercato. Sebbene sia vero che alcuni flagship si spingono a 6 GB o addirittura a 8 GB, le ragioni dell’anomalia riscontrata da alcuni utenti sui Pixel di terza generazione devono essere ricercate altrove. Per completezza di informazioni sottlineaiamo come a noi, con il 3 XL in prova, non è accaduto.
Con la linea Pixel, bigG intende di anno in anno definire nuovi standard di riferimento all’interno dell’ecosistema Android, curando direttamente sia il comparto hardware sia quello software dei telefoni. Le new entry della gamma sono disponibili per l’acquisto da qualche giorno anche in Italia, in vendita sullo store ufficiale del gruppo, insieme ad accessori come il Pixel Stand per la ricarica wireless che trasforma il device in una cornice digitale e gli auricolari USB-C con supporto integrato per l’intelligenza artificiale dell’Assistente Google comunque forniti in dotazione.
Tra i punti di forza segnaliamo un insieme di funzionalità fotografiche ulteriormente evolute rispetto allo scorso anno, nonostante la scelta di integrare ancora una volta un solo modulo posteriore: il segreto è rappresentato dall’ottimizzazione degli algoritmi di IA che intervengono sia in fase di acquisizione delle immagini sia durante la post-produzione, ad esempio applicando un effetto bokeh finalmente convincente ai ritratti.