Ancora poche ore e conosceremo ogni dettaglio in merito a Pixel 6 e Pixel 6 Pro: l’evento organizzato da Google per annunciare i suoi nuovi smartphone top di gamma andrà in scena questa sera alle ore 19. Nel frattempo, da Taiwan giungono voci di corridoio in merito alle intenzioni del gruppo di Mountain View per quanto concerne le modalità di commercializzazione: bigG avrebbe chiesto ai suoi partner e fornitori di aumentare i ritmi di produzione, così da aver pronte fin da subito almeno 7 milioni di unità da destinare al mercato.
Google e smartphone: all-in su Pixel 6 e Pixel 5a
Un’altra richiesta avanzata dalla società è quella di realizzare oltre 5 milioni di Pixel 5a, modello di fascia media con supporto alle reti 5G svelato in estate. Non sarà facile centrare entrambi gli obiettivi, considerando la crisi dei chip che continua ad attanagliare l’intera industria hi-tech. A tal proposito, è di ieri la notizia di un calo nelle consegne dei telefoni proprio in conseguenza alla carenza di semiconduttori.
Gli smartphone della linea sono sempre stati generalmente ben accolti da pubblico e critica, sia per le potenzialità del comparto hardware integrato (fotocamere in primis) sia per la possibilità di contare per lungo tempo sulla ricezione puntuale degli aggiornamenti alle nuove versioni di Android e delle patch di sicurezza. Hanno invece fin qui lasciato perplessi i prezzi, considerati da più parte troppo elevati (si tratta pur sempre dei lontani eredi della gloriosa linea Nexus), e le modalità di distribuzione, che hanno talvolta lasciato a bocca asciutta gli utenti di alcuni territori.
Il cuore pulsante di Pixel 6 e Pixel 6 Pro sarà costituito da Google Tensor, nuovo system on a chip progettato internamente dal gruppo per ottimizzare prestazioni e consumi, senza lasciare nulla al caso nemmeno in termini di protezione dei dati grazie alla dotazione della componente Titan M2.