Era stata considerata un’acquisizione “da favola”, quella siglata tra Disney e Playdom. Ma ora il popolare game publisher dovrà pagare una multa di 3 milioni di dollari su ordine della Federal Trade Commission (FTC) perché accusato di aver raccolto e diffuso informazioni riguardanti i minori senza il consenso dei genitori.
Secondo FTC, molti giochi di casa Playdom, tra cui il popolarissimo Pony Stars , hanno attirato circa 400mila bambini nel periodo compreso tra il 2006 e il 2010 , richiedendo ai minori di 13 anni di registrarsi sul sito. L’azione avrebbe violato il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA) che obbliga i gestori dei siti web a informare i genitori e ottenere il loro consenso per “raccogliere, utilizzare o diffondere le informazioni personali dei bambini”.
La denuncia di FTC sostiene che in 4 anni sono stati coinvolti circa 821mila bambini registrati su Pony Stars e altri 403mila presenti su altre piattaforme di gaming quali 2 Moons , 9 Dragons , Age of Lore e My DIva Doll . I dati raccolti concernerebbero nomi, età, email e residenza .
Le associazioni in difesa delle famiglie plaudono all’intervento della commissione federale. Secondo James Steyer, direttore esecutivo di Common Sense Media , Playdom ha evidentemente violato la legge e il fatto che tale comportamento illecito sia proseguito per quattro anni segnala che ci sarebbe bisogno di una nuova legislazione sulla privacy.
Un portavoce di Disney ha fatto sapere che le due parti hanno raggiunto un’intesa. L’annuncio dell’accordo coincide con l’introduzione di un provvedimento legislativo bipartisan a tutela dei minori sul Web. Il nuovo Do Not Track Kids Act si occuperà , tra le altre cose, di punire le aziende che utilizzano dati personali concernenti i minori per scopi pubblicitari e di marketing.
Cristina Sciannamblo