Un gruppo di hacker che si firma “The Three Musketeers” ha pubblicato la chiave LV0 della PlayStation 3, un “tesoro” crittografico che potrebbe portare alla definitiva apertura della “black box” tecnologica della console Sony di settima generazione e alla conseguente diffusione in massa di software non firmato digitalmente dal colosso nipponico.
Dopo 6 anni di onorato servizio sul mercato, dunque, i giorni di PS3 come la console più sicura in assoluto si avvierebbero alla fine: per quanto forzata da contrasti tra gruppi di hacker diversi, la “release” della chiave LV0 dà accesso al livello di decrittazione più basso dell’hardware della console, lo stesso livello che Sony usa per autenticare ed eseguire le operazioni di aggiornamento periodico del firmware.
La chiave LV0 lavora a stretto contatto con il “freddo metallo” della CPU Cell di PS3, e grazie a tale chiave gli smanettoni avranno d’ora in poi gioco facile nel decifrare i futuri firmware di Sony per individuare eventuali vulnerabilità, forzare l’installazione di firmware “custom” (magari in grado, come sulla PSP, di far girare nativamente immagini ISO pirata scaricate dalla rete) e altro ancora.
Ma l’hack che minaccia di rendere preistoria il dongle PS3Jailbreak non è finito online con facilità: il gruppo che l’ha infine reso pubblico dice di aver agito in spregio alle intenzioni di una crew concorrente di nazionalità cinese, essendo quest’ultima intenzionata a “vendere” la chiave LV0 (al pari del succitato PS3Jailbreak) come prodotto commerciale a pagamento. Non fosse stato per questo, “I Tre Moschettieri” non avrebbero mai reso pubblica la chiave.
Alfonso Maruccia