Correva l’anno 1994, l’Italia si stava ancora riprendendo dai postumi del rigore di Roberto Baggio calciato in tribuna, Steven Spielberg era impegnato a sistemare sullo scaffale i sette premi Oscar vinti con Schindler’s List e il mondo della musica piangeva la prematura scomparsa di Kurt Cobain. In ambito videoludico, una scatoletta grigia faceva il suo ingresso in un mercato allora alle prese con l’avvento del 3D: 30 anni fa esatti (più o meno), il debutto di PlayStation.
PlayStation compie 30 anni (e io sto invecchiando)
Il potenziale della console di casa Sony fu chiaro a tutti fin da subito, tra coloro che, come il sottoscritto, hanno avuto l’opportunità e la fortuna di seguirne l’ascesa in diretta. Davanti ai nostri occhi di bambini e di adolescenti dell’epoca, la piattaforma generava un’attrattiva uguagliata solo da quella dei cabinati nei quali infilavamo compulsivamente i 200 lire in sala giochi.
Dominò la cosiddetta quinta generazione in termini di vendita, distaccando nettamente la concorrenza di Nintendo (N64 sarebbe uscito due anni più tardi) e di SEGA (Saturn anticipò la PS in Giappone di poche settimane). Da lì in avanti, il settore cambiò radicalmente, fino ad accogliere, all’alba del nuovo millennio, l’ingresso di Microsoft con la linea Xbox.
A decretare il successo quasi immediato di PlayStation fu un mix di scelte azzeccate, non solo dal punto di vista hardware e inerente al catalogo dei giochi disponibili al day one (Ridge Racer quello di punta al debutto nipponico del 3 dicembre 1994), ma anche a livello comunicativo.
In un ambito allora caratterizzato da un approccio family friendly (il massimo della trasgressione era stato, fino a quel momento, Jerry Calà nello spot del Mega Drive), Sony si presentò in Europa scegliendo un linguaggio decisamente sopra le righe. Qui sotto un esempio.
PS5 Pro e l’era delle console senza disco
Il resto è storia, fino ad arrivare ai giorni nostri, con il recente annuncio della PS5 Pro, che ancor prima di avviare la fase di preordine ha già fatto parecchio discutere per il suo prezzo di lancio. E per la scelta di rendere opzionale il lettore dei giochi su disco.
Quelle mostrate qui sopra sono le edizioni speciali degli hardware di ultima generazione, svelate da Sony proprio per celebrare i 30 anni del marchio. Quanto tempo, quante partite. Buon compleanno, PlayStation.