Si è fatta attendere , desiderare persino, ma ora PlayStation 4 è finalmente una realtà – almeno “in spirito”: come previsto e prevedibile, Sony ha presentato la nuova generazione del pluri-premiato marchio PlayStation in occasione dell’ evento per la stampa organizzato a New York.
Molte – se non tutte – le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane si sono rivelate essere esatte: PlayStation 4 abbatte il tradizionale confine degli scatolotti domestici specializzati in videogiochi adottando una configurazione PC più o meno personalizzata, con alla base un processore x86-64 di AMD (APU) a 8 core (“Jaguar”) e GPU integrata Radeon “next-gen” con capacità di calcolo da 1,8 TeraFLOPS, 8 Gigabyte di memoria RAM GDDR5, capiente hard disk integrato, lettore ottico Blu-ray (6x in velocità angolare costante), USB 3.0, supporto di connettività completo (WiFi, Ethernet Gigabit, Bluetooth), output audiovisivo sia analogico che digitale (HDMI, versione non specificata).
Lo storico controller DualShock è stato per l’occasione rimaneggiato in maniera sostanziale con linee più morbide, controlli e pulsanti più accessibili e il touchpad superiore le cui immagini erano già state diffuse nei giorni scorsi. Alta sensibilità con sensore a sei assi, giroscopio e accelerometro, il DualShock 4 permetterà di accedere a nuove modalità di gioco grazie al touchpad e arricchirà l’esperienza grazie alla luce a LED integrata capace di distinguere i giocatori presenti a secondo del colore.
Accoppiata al DualShock 4 ci sarà PlayStation 4 Eye, nuova camera con focus fisso F2.0 capace di catturare le immagini in formato RAW o schema di colori YUV che terrà sotto controllo l’intera scena di gioco (fuori dallo schermo) e si collegherà alla console tramite cavo “dedicato” di 2 metri. Anche PlayStation Move, il “gelato” wireless attualmente disponibile per PS3, sarà in grado di interfacciarsi con i giochi e il software di PS4.
Come previsioni volevano, la nuova PlayStation non si lascia sfuggire l’occasione di cavalcare l’onda lunga del “social” offrendo tutta una serie di funzionalità a metà fra un panopticon videoludico e un social network onnipresente e integrato: i giocatori potranno interagire con gli “amici” durante le partite per farsi dare consigli, condividere video e immagini al semplice tocco di un tasto “share” e altro ancora.
Presenti funzionalità da “cloud gaming” basate sulla tecnologia acquisita da Sony assieme alla Gaikai di Dave Perry: i giocatori-consumatori potranno avere subito un assaggio interattivo dei giochi (digitali) disponibili su PlayStation Network, selezionando l’icona corrispondente, potranno cominciare a giocare subito dopo aver selezionato un download (a pagamento) mentre la console continua a scaricare i contenuti e gli asset del titolo, potranno interagire con una eventuale PlayStation Vita tramite riproduzione remota, potranno giocare ai titoli PS3 altrimenti non compatibili con il nuovo hardware x86.
Pur rappresentando un punto di forza del marketing della nuova console presso le masse, assicura Sony, sia le funzionalità “social” che quelle “cloud” di PS4 sono comunque opzionali: la nuova console non necessiterà di una connessione permanente a Internet – anche se avercela conviene, dice la corporation nipponica – così come sarà possibile continuare a far girare i giochi (PS4) usati senza alcun tipo di problema. Ci sarà poi spazio per app da cellulare (iOS, Android, e forse Windows Phone) così da usare il proprio smartphone come un secondo schermo integrato nell’esperienza di gioco principale.
E i giochi? Ce ne saranno, e in copiose quantità: Sony è ben consapevole del fatto che il successo di una macchina videoludica non sta nell’hardware ma nel software, e durante la presentazione di PS4 sono stati mostrati abbondanti quantità di grafica davvero indistinguibile da un lungometraggio in CGI, rendering tridimensionali iperealistici , engine 3D di nuova generazione con frame rate costante e senza incertezze.
I titoli di richiamo inclusi nella “prima ondata” di giochi PS4 includono Watch Dogs, il nuovo Killzone, una nuova IP fantasy di Capcom chiamata “Deep Down”, conversioni eccellenti come Diablo III di Blizzard. Fra società di grandi e piccole dimensioni, in totale sono circa 96 le software house di tutto il mondo già al lavoro su titoli videoludici per PS4.
Che cos’era che mancava all’atteso show di Sony? A parte la totale assenza di gentil donzelle sul palco , a rabbuiare la serata newyorkese c’è stata l’assenza di “Lei”, la console fisica in quanto tale: il colosso giapponese ha scelto di rimandare a data da destinarsi il debutto materiale del nuovo scatolotto ludico – il primo che ha tutto il diritto di fregiarsi del titolo di sistema “next-gen” – perché altrimenti il pubblico “si annoierebbe”. Parola di Shuhei Yoshida , presidente di Sony Worldwide Studios. La commercializzazione di PlayStation 4 e relativa giostra di giochi di ottava generazione, servizi “social” e assaggi di gaming “cloud” è prevista per le vacanze natalizie del 2013.
Alfonso Maruccia