Le piattaforme online Sony faticano a rimettersi perfettamente in piedi dopo il famigerato attacco del 17 aprile , che ha colpito i dati sensibili degli utenti iscritti. Nei giorni scorsi il colosso nipponico ha sottolineato l’importanza di un reset per le password personali e annunciato che PlayStation Store riaprirà il 24 maggio , ma sembra che i problemi di sicurezza non siano comunque finiti.
So-Net , società controllata che cura i servizi Internet della Sony, ha fatto sapere che qualcuno ha sottratto un migliaio di codici “omaggio” proprio dai server del PS Store. Crediti virtuali utilizzati per il download di prodotti sullo shop online che si traducono in circa 1200 dollari “reali”. A quanto sembra, gli intrusi non hanno toccato i dati personali anche se quei “gettoni” appartenevano agli utenti PSN.
Lo scorso 20 maggio gli esperti finlandesi di F-Secure si sono invece imbattuti in una insidiosa pagina di phishing, legata alla nostrana CartaSì, navigando sul sito ufficiale della filiale tailandese www.sony.co.th. In questo caso il problema non riguardava i network console o i dati sensibili dei clienti Sony, ma resta il fatto che la sicurezza della società è stata compromessa per l’ennesima volta.
Nel frattempo prosegue anche la telenovela sulle PS3 roventi , che si surriscalderebbero con il videogame L.A. Noire . Sony nega che l’anomalia sia da attribuire all’ultimo firmware 3.61 ma Rockstar Games afferma che il suo gioco non ha colpe. A conti fatti, sembra che le due aziende stiano smentendo l’esistenza del problema. Trattasi di leggenda urbana? Le indagini proseguono tra i sondaggi sui forum e i test dei giornalisti videoludici.
Roberto Pulito