Con quella che la società definisce una notizia difficile
da diramare, Sony ha appena annunciato un maxi round di licenziamenti che ha impatto sull’8% circa della forza lavoro impegnata a vario titolo sui progetti legati a PlayStation. Tradotto: via 900 dipendenti.
Licenziamenti per 900 dipendenti PlayStation
A renderlo noto è un post comparso sul blog ufficiale di SIE (Sony Interactive Entertainment) e firmato dal numero uno Jim Ryan. Il taglio colpisce a ogni livello, in tutto il mondo e interessando anche gli studi interni di sviluppo: quello di Londra chiuderà definitivamente. Ne risentiranno poi, tra gli altri, Insomniac Games, Naughty Dog, Guerrilla Games e Firesprite attraverso riduzioni mirate. A seconda del paese, l’azienda supporterà coloro colpiti con modalità, benefit e aiuti previsti dalle normative vigenti.
Il messaggio condiviso e rivolto ai dipendenti è quello di rito. Ci sono il riferimento a un periodo difficile (a dicembre PS5 ha celebrato il raggiungimento dei 50 milioni di unità vendute), alla necessità di contenere i costi operativi e alla volontà di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato. Questo un estratto in forma tradotta.
Sebbene questi siano tempi difficili, non è indicativo di una debolezza per la nostra società, per il nostro brand o per la nostra industria.
Sony è solo l’ultima di un lungo elenco
Purtroppo, la notizia va ad aggiungersi a una lunga serie di altri annunci di questo tipo diramati negli ultimi mesi dai colossi del mondo gaming e non solo, talvolta anche da software house o publisher non impegnati su produzioni AAA. Solo poche settimane fa, Microsoft ha tagliato 1.900 posizioni, gran parte delle quali interne ad Activision Blizzard, appena acquisita.
In alcuni casi, i big dell’industria, più che risentire di cambiamenti radicali nei modelli di business, sembrano pagare le conseguenze di un rapido ampliamento degli organici avvenuto durante il periodo della pandemia, quando l’esplosione dell’interesse nei confronti dei videogiochi ha portato molte realtà ad aumentare rapidamente la loro forza lavoro.