Dopo Meta, Google, Intel e molte altre aziende, è il momento dei licenziamenti anche per Plex, la celebre azienda sviluppatrice di uno dei sistemi di media server più noti e apprezzati al mondo. A renderlo noto è stata la redazione di The Verge, la quale ha avuto modo di visionare un messaggio condiviso su Slack dal CEO Keith Valory.
Plex: licenziati 37 dipendenti
Andando più in dettaglio, la decisione è stata presa in quanto Plex ha risentito in maniera particolare della crisi del mercato pubblicitario e non essendo stata in grado di incrementare le entrate l’unico sistema per poter continuare ad andare avanti in termini di profittabilità è stato quello di tagliare i costi.
A tal riguardo, il CEO di Plex ha infatti affermato “purtroppo non possiamo sapere per quanto tempo i mercati pubblicitari e i prezzi continueranno ad essere depressi e volatili”.
Plex, dunque, ha deciso di licenziare il 20% dei suoi dipendenti. Per la precisione, si tratta di 37 dipendenti provenienti da ogni dipartimento, ma pare che una prima tornata sia già stata attuata a inizio anno.
Da tenere presente che Plex ha cercato di diversificare maggiormente la sua attività, implementando pure contenuti multimediali trasmessi in streaming, ma a quanto sembra questa strategia non ha portato i frutti sperati e l’azienda si è trovata costretta a dover agire in maniera drastica nei confronti del suo personale.
Adesso, dunque verrà avviata una forte ristrutturazione interna che prevede una rinnovata separazione delle attività, un taglio alle spese di marketing e una nuova definizione delle proprità del gruppo.