Plexamp suona musica come Winamp

Plexamp suona musica come Winamp

La società ha annunciato un nuovo player musicale, dichiarando apertamente di ispirarsi a Winamp per un software multipiattaforma e compatibile con ogni genere di formato audio
La società ha annunciato un nuovo player musicale, dichiarando apertamente di ispirarsi a Winamp per un software multipiattaforma e compatibile con ogni genere di formato audio

Plex è una società specializzata in media server e applicativi software collegati, una tecnologia che più moderna non si potrebbe. L’ultima novità in arrivo dagli sviluppatori, però, si ispira al passato glorioso di Winamp e intende sviluppare un lettore audio che è insieme “piccolo, potente e bellissimo.”

Plexamp, questo il nome del nuovo software, è frutto di un’iniziativa chiamata Plex Labs in cui vengono incubati i piccoli progetti nati dalla passione (ed evidentemente dal tempo libero) dei dipendenti della società. Una pratica non molto dissimile da quella messa in atto da Google, altro nome storico a cui Plex si è evidentemente ispirata per le sue iniziative.

Con Plexamp Plex intende “riammodernare” e trasportare nel 2017 il concetto di lettore audio piccolo ma estremamente capace come è appunto Winamp, anche se molti appassionati di questo storico software potrebbero obiettare alla necessità di “ammodernare” un tool perfetto per lo scopo per cui è stato progettato e che è ancora liberamente disponibile per il download sulla sua pagina ufficiale .

 Plexamp suona musica come Winamp

Plexamp può vantare un approccio multipiattaforma (questo si assente in Winamp) con versioni disponibili per macOS e Windows, è in grado di processare la musica presente in una libreria Plex o anche i brani inclusi in una raccolta in locale, funziona off-line ma può anche essere utilizzato per controllare altri player Plex da remoto.

La “potenza” di Plexamp si declina poi nella capacità di leggere un gran numero di formati audio, nella disponibilità di scorciatoie da tastiera globali, transizioni “soft” fra i brani, visualizzazioni sincronizzate con il sonoro, normalizzazione dell’audio e molto altro ancora.

Alfonso Maruccia
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Pubblicato il
20 dic 2017
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