Quello che era ormai considerato come uno degli schema Ponzi più vasti nel mondo delle criptovalute è giunto al capolino. PlusToken, questo il nome con il quale era noto soprattutto nel mondo orientale, raccoglieva attorno a sé almeno 3 milioni di utenti con un valore circolante pari a qualcosa come 5,8 miliardi di dollari.
PlusToken, schema Ponzi basato su criptovalute
109 arresti (27 responsabili diretti ed 82 “elementi chiave”) hanno messo fine allo schema multilivello lanciato nel 2018: oltre 6000 wallet sarebbero stati impiegati per frammentare e nascondere il frutto di questo meccanismo, il cui funzionamento è di per sé tanto banale da rendere ancor più grave l’accaduto. PlusToken, infatti, non faceva altro che reiterare quel che ogni schema multilivello propone: guadagni infiniti grazie all’arruolamento continuo di nuovi affiliati, grazie ai quali salire di rango nella piramide rispetto alla base e poter accumulare fortune sempre più importanti. 3000 le relazioni gerarchiche registrate, il che ben delinea la ramificazione nazionale e internazionale del progetto.
Ogni ingresso portava nuova valuta (Bitcoin, Ethereum, EOS) e ogni valuta maturava nuove commissioni. La truffa non è pertanto connaturata alle criptovalute utilizzate, ma le criptovalute stesse erano lo strumento prescelto per poter meglio mascherare la circolazione del denaro. Non è bastato: il tramonto scende su questo schema Ponzi grazie ad una operazione della polizia cinese.