Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (pdf) è diviso in missioni ed in queste ore sta per essere snocciolato dal Presidente Draghi al Parlamento. Le bozze sono in visione ormai da alcune ore, aprendo tanto alle analisi dei cittadini quanto al braccio di ferro dei partiti. Come noto, gran parte del budget sarà riversato su riforme storiche che molto potranno dire sul futuro del Paese, innovando l’Italia sotto molti punti di vista ed attingendo in modo particolare alle opportunità del digitale. Ecco perché è utile in questa fase focalizzare proprio gli interventi in tema di Trasformazione Digitale, mettendo in fila quelli che sono gli obiettivi preposti dal Governo Draghi nell’attingere ai fondi Next Generation EU.
PNRR, progetti di digitalizzazione
In tema di “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, con accento particolare al tema della PA, il PNRR prevede:
- processo di acquisto ICT
- strutture di supporto alla trasformazione delle PA locali
- Ufficio Trasformazione
- NewCo – Società di software e operazioni
- introduzione linee guida “cloud first” e interoperabilità
- infrastrutture digitali
- abilitazione e facilitazione migrazione al cloud
- dati e interoperabilità
- piattaforma nazionale digitale dei dati
- Single Digital Gateway
- servizi digitali e cittadinanza digitale
- citizen experience – miglioramento della qualità e dell’usabilità dei servizi pubblici digitali
- citizen inclusion – miglioramento dell’accessibilità dei servizi pubblici digitali
- estensione dell’utilizzo della piattaforma PagoPA e App “IO”
- estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di Identità Digitale (SPID, CIE) e dell’anagrafe nazionale digitale (ANPR)
- piattaforma notifiche digitali
- mobility as a service for Italy
- cybersecurity
- digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali
- digitalizzazione del Ministero dell’Interno
- digitalizzazione del Ministero della Giustizia
- digitalizzazione dell’INPS e dell’INAIL
- digitalizzazione del Ministero della Difesa
- digitalizzazione del Consiglio di Stato
- digitalizzazione della Guardia di Finanza
- competenze digitali di base
- Servizio Civile Digitale
- rete di servizi di facilitazione digitale
Da notare come 0,75 miliardi saranno dedicati all’ampliamento di strumenti quali PagoPA e l’app IO, ormai del tuto fondamentali per il rapporto tra cittadino e cosa pubblica: un investimento di questo tipo autorizza a prevedere ulteriori servizi, nonché la più ampia e capillare penetrazione dei servizi nei vari enti locali della Pubblica Amministrazione.
Per consentire un’efficace interazione tra cittadini e PA intendiamo rafforzare l’identità digitale, a partire da quelle esistenti (SPID e CIE), migliorare
i servizi offerti ai cittadini, tra cui i pagamenti (PagoPA) e le comunicazioni con la PA (Domicilio Digitale e Piattaforma di Notifica), e fare leva sull’app “IO” come principale punto di contatto digitale con la PA […] promuovendo l’adozione di PagoPA in oltre 14.000 amministrazioni locali.
In tema di “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo” sono previsti invece ingenti fondi sulla Transizione 4.0 (con varie declinazioni sotto forma di credito d’imposta), reti ultra veloci (sia fibra che 5G) e tecnologie satellitari per investimenti nell’economia spaziale. Completa il quadro il capitolo “Turismo e Cultura 4.0”, con investimenti sulla digitalizzazione della filiera turistica e dell’accesso ai beni culturali.