Nessuna correlazione: parola di Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica. “Nessuna correlazione“: un’espressione abbondantemente utilizzata nel mondo no-vax è stata ripescata nel contesto del MITE per sfatare alcune convinzioni che stanno prendendo il largo attorno alla piaga del caro bollette.
PNRR e caro bollette
Le parole di Cingolani sono state registrate nel contesto dell’evento “Italia Domani – Dialoghi sul Piano di ripresa e resilienza” e riprese quindi da una comunicazione ufficiale del ministero per fissare il punto. Cingolani è chiaro sul tema: non solo non c’è correlazione tra i soldi del PNRR ed il rincaro delle bollette, ma si tratta di elementi completamente distinti e privi di ogni correlazione.
Né il PNRR può avere rapporto causale con i rincari dell’energia, né questi ultimi possono in qualche modo pregiudicare il Piano “come erroneamente riportato da qualche articolo di stampa“.
Nel contesto dell’iniziativa, il ministro ha spiegato come la transizione ecologica e gli obiettivi di decarbonizzazione di metà secolo richiederanno uno sforzo programmatico di lunghissimo termine (al 2050) del quale il PNRR rappresenta solo la fase iniziale. Per questo motivo occorrerà essere molto precisi e puntuali nell’attuazione del PNRR in modo da poter continuare, dal 2026 in poi, lungo una giusta traiettoria di sviluppo e decarbonizzazione.
I due temi sono centrali e di capitale importanza per il futuro del Paese: per questo motivo il ministero ha voluto sgombrare immediatamente il campo da notizie fuorvianti, che inquinano il dibattito sul tema e che creano disinformazione e confusione. “Nessuna correlazione”, parola di ministro.