Quasi paradossale la situazione che si trova a dover fronteggiare Sony, impossibilitata a esprimere appieno il potenziale della propria PS5 a causa della carenza di unità sugli scaffali. La situazione sembra destinata a protrarsi ancora per diverso tempo, come reso noto dal CFO del gruppo Hiroki Totoki in occasione di uno scambio con gli analisti.
PlayStation 5 difficili da trovare ancora per lungo tempo
Anche nel caso in cui si dovesse verificare un incremento nei ritmi di produzione, la domanda sarà tale da lasciare molti clienti a bocca asciutta, come accaduto finora. Secondo i dati dell’ultima trimestrale, a fine marzo le vendite hanno raggiunto la soglia dei 7,8 milioni di console, tutte quelle realizzate e distribuite. Per fare un confronto, il precedente modello PS4 ha venduto 14,8 milioni di unità nel primo anno di disponibilità sul mercato. Queste le parole di Totoki.
Non penso che la domanda calerà quest’anno e, anche se il prossimo anno dovessimo commercializzare molti più dispositivi producendo più unità, le nostre forniture non sarebbero in grado di soddisfare tutti.
Sony risente della carenza di chip che sta interessando l’intera industria hi-tech e, in particolare, quella automotive: pochi semiconduttori e aumento dei prezzi. Una tendenza innescata da diversi fattori, anzitutto un’impennata repentina e inattesa della domanda.
C’è chi sta provando a organizzarsi in modo da far fronte a quella che qualcuno ha definito una vera e propria emergenza. Anche l’Europa è scesa in campo, nel nome della sovranità tecnologica, con l’obiettivo di convincere società del calibro di TSMC, Intel e Samsung a investire nella realizzazione di impianti localizzati geograficamente nel vecchio continente.