I produttori puntano sui cosiddetti AI PC (o Copilot+ PC nella versione Microsoft) per incrementare le vendite. Secondo IDC si dovrà attendere il 2025 per una maggiore diffusione, in quanto solo il 3% dei computer venduti nel 2024 avrà i requisiti hardware minimi per eseguire le nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa.
Serve anche il software per AI PC
In seguito all’annuncio della nuova categoria di prodotti, il 18 giugno è stata avviata la vendita dei primi notebook di Microsoft, Acer, HP, Lenovo, Samsung, ASUS e Dell. Tutti integrano i chip Snapdragon X Elite/Plus, gli unici con NPU (Neural Processing Unit) in grado di offrire prestazioni fino a 45 TOPS (trilioni di operazioni al secondo), superiori ai requisiti minimi (40 TOPS) dei Copilot+ PC.
Gli analisti di IDC prevedono che solo il 3% dei computer consegnati entro fine 2024 saranno AI PC. Il motivo non è solo dovuto alla mancanza dei chip di AMD e Intel, ma anche alla scarsa disponibilità di software. Quasi tutte le funzionalità IA che possono essere eseguite localmente sono incluse in Windows 11 24H2 (il lancio di Recall è stato posticipato per problemi di privacy).
Microsoft, Qualcomm e i produttori di PC hanno chiesto a diverse software house di sviluppare versioni delle applicazioni che sfruttano la NPU dei chip Snapdragon. Alcune aziende, tra cui Adobe, Salesforce e SentinelOne continuano ad utilizzare il cloud perché gli AI PC sono ancora pochi e non conviene economicamente modificare i software. Tra l’altro è necessaria anche una versione ARM nativa per avere le massime prestazioni.
Secondo un’altra società di analisi (Circana), al momento i nuovi AI PC vengono acquistati quasi esclusivamente dai creatori di contenuti, considerato anche un prezzo medio superiore del 48% rispetto ai PC tradizionali. Secondo IDC, gli AI PC rappresenteranno solo il 20% delle consegne nel 2026.